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The Rock, donazione storica per lo sciopero degli attori di Hollywood

Cinema

Elena Pomè

©Getty

La star di Fast and Furious, all'anagrafe Dwayne Johnson, ha corrisposto alla Sag-Aftra Foundation una cifra a sette zeri, la più alta mai offerta da un singolo

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Per sostenere lo sciopero degli attori di Hollywood, The Rock ha donato al Sag-Aftra Foundation Relief Fund una “storica” cifra a sette zeri, la più alta mai offerta da un singolo. La star di Black Adam e di Fast and Furious, all’anagrafe Dwayne Johnson, ha risposto all’appello di Courtney B. Vance, presidente della fondazione che offre assistenza economica ai membri del sindacato Screen Actors Guild, in sciopero da dodici giorni al fianco degli sceneggiatori del Writers Guild of America ormai fermi dal 2 maggio per protestare in materia di retribuzioni, diritti d’autore residuali nell’era dello streaming e utilizzo dell’intelligenza artificiale. Vance ha inviato una lettera a 2700 tra gli attori più pagati dell’industria cinematografica e televisiva per garantire un sostegno agli interpreti in difficoltà a causa dell’assenza di guadagni conseguita al blocco della maggior parte delle produzioni. Molti tra i 160.000 interpreti rappresentati dal sindacato rischiano infatti di non raggiungere il salario minimo di 26.000 dollari necessario per ottenere la copertura sanitaria in caso di malattia. “È una chiamata alle armi per tutti noi sapere che dobbiamo donare come possiamo. Se potete donare 10 dollari, donate. Perché quei 10 dollari possono aiuteranno qualcuno. Se sono 10.000 dollari, se sono 10 milioni di dollari, donate, perché dobbiamo. Tutti sanno che cosa succede quando si sciopera, quando difendi qualcosa” ha dichiarato Vance a Variety. “Quindi Dwayne sta facendo sapere a tutti: “Io sono qui. Voi che cosa avete intenzione di fare?””. Gli ha fatto eco Cyd Wilson, direttore esecutivo del Sag-Aftra Foundation Relief Fund: “Ciò che è incredibile è che un assegno aiuterà migliaia di attori a mettere cibo sul loro tavolo”.

LA FONDAZIONE

La Sag-Aftra Foundation, fondata nel 1985 dal Screen Actors Guild, è un’organizzazione no-profit che gestisce numerosi programmi di assistenza per i membri del sindacato. Come spiegato da Wilson, durante lo sciopero molti attori hanno affrontato la “rovina finanziaria”, e anche prima dell’inizio della protesta la fondazione aveva ricevuto “da cinque a dieci volte [il numero di richieste per aiuto finanziario] che normalmente riceveremmo in una settimana e pensiamo che continuerà ad aumentare”.

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LE CONSEGUENZE DELLO SCIOPERO

Nel frattempo proseguono le manifestazioni e il sostegno delle star, dai picchetti di Jane Fonda alle proteste di Olivia Wilde e di Jason Sudeikis, fino all’adesione di Susan Sarandon e Matt Damon. Nonostante le numerose produzioni che hanno subito un blocco, da Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due con Tom Cruise a Deadpool 3 con Hugh Jackman e Ryan Reynolds, fino a Il Gladiatore 2, 39 produzioni indipendenti continuano le riprese. Il sindacato ha autorizzato, tra gli altri, i lavori di diversi titoli della casa di produzione A24, estranea all’Alliance of Motion Picture and Television Producers, l’associazione dei produttori contro la quale gli attori sono in sciopero, come il crime thriller The Rivals of Amziah King con Matthew McConaughey, il film Death of a Unicorn con Jenna Ortega e Paul Rudd e Mother Mary con Anne Hathaway e Michaela Coel.

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