Dal 15 Marzo su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) il documentario di Suzanne Hillinger che racconta la nascita e l’evoluzione del sito che ha rivoluzionato il mondo del porno
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La pornografia ha viaggiato su diversi canali di divulgazione: dalla bobina da 8 mm è arrivato al cinema, poi alle vhs e i dvd, fino a invadere il web. Dal 15 Marzo su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) è disponibile Money Shot - La storia di Pornhub, il documentario realizzato da Suzanne Hillinger che ricostruisce la genesi e l’ascesa del sito che dal 2007 offre piacere ai suoi utenti. L’intrattenimento per adulti ha vissuto una vera e propria rivoluzione con l’avvento di Pornhub, un portale online dove chiunque poteva trovare una raccolta di video di contenuto pornografico in cui sconosciuti e professionisti erano intenti a consumare rapporti sessuali di vario tipo.
Pornhub: il sesso a portata di click
L’opinione pubblica è stata sempre divisa su questa realtà, tra coloro vedono il porno online come un’opportunità di business e uno strumento per la libertà di espressione e di pensiero, e coloro che lo condannano per contenuti espliciti alla portata di click che dovrebbero essere maggiormente controllati. Il porno già esisteva da tempo su internet, ma Pornhub ha attirato l’attenzione come un vero e proprio supermercato di materiale sessuale esplicito i cui punti di forza erano la varietà e la semplicità di fruizione. Tuttavia Money Shot si concentra su come lo spirito del porno come impresa per fare soldi, abbia subito un profondo cambiamento. Negli anni ’70 era controllato in gran parte dalla mafia, negli anni ’80 era sostenuto dall’home video e poi, grazie all’avvento di internet, è diventato sempre più mainstream.
approfondimento
Il trailer del documentario Netflix che racconta la storia di Pornhub
Le accuse contro Pornhub
Nel Febbraio 2021 la società canadese proprietaria di Pornhub, MindGeek, è stata coinvolta in una causa civile collettiva che accusava il sito di monopolizzare l’industria del porno e di includere nel ricco catalogo sessuale video con vittime minori non consenzienti. Hillinger concentra il suo documentario proprio su questa vicenda, facendo interviste ai protagonisti, raccogliendo testimonianze e montando materiale di repertorio per dare un quadro completo della realtà che ha scelto come oggetto del suo film. Money Shot - La storia di Pornhub mostra qualche limite nel momento in cui diventa una sorta di braccio di ferro tra chi vuole far chiudere il sito per sempre e chi lo difende sottolineando i pro e i benefici per la società di quel luogo virtuale dove abbattere ogni tabù e godere del proprio corpo nel nome della libertà e della tolleranza.
Il conflittuale pensiero sull’industria del piacere
Il documentario Netflix in fondo non fa altro che analizzare il conflitto e il disagio che da sempre caratterizzano il mondo del porno. Da una parte l’industria dell’eros portata avanti da professionisti che seguono le regole e dall’altra quel lato oscuro e pericoloso in cui trovano spazio menti alterate e reati violenti senza il minimo rispetto per l’essere umano. Lo spettatore si ritrova ad ascoltare le due campane, ad assistere allo scontro verbale tra due pensieri contrastanti per decidere alla fine da che parte stare. Nel 2020 una denuncia del giornalista del New York Times Nicholas Kristof ha gettato fango su Pornhub, rivelando che tra il materiale pubblicato sul sito c’erano dei video di violenze e abusi su minori caricati da privati senza un controllo da parte dei gestori. Inoltre le leggi introdotte negli Stati Uniti contro il traffico sessuale online nel 2018 hanno incriminato tutti i dipendenti di Pornhub. Per questo tanti utenti del sito sono migrati su OnlyFans dove i video sono monitorati più attentamente.
I limiti di Pornhub
Money Shot mostra che i moderatori di Pornhub lavoravano in condizioni difficili, poiché era richiesto loro di vedere quasi mille video al giorno e non erano in grado di regolare in modo significativo il contenuto. Ci si sofferma anche sugli attivisti che si sono organizzati e mobilitati contro il colosso del sesso virtuale come gli evangelisti cristiani di estrema destra che vogliono semplicemente eliminare la pornografia e tutto il sesso al di fuori del matrimonio.
Modelle e performer del mondo del porno si alternano ai microfoni di Suzanne Hillinger raccontando la loro esperienza diretta e indiretta, dando informazioni utili o meno per fare un ritratto realistico e onesto dell’argomento su cui si focalizza il documentario. Money Shot quindi non riflette sull’importanza culturale e sul significato del porno nel nostro tempo, ma sceglie una storia all’interno del vasto universo del piacere e della promiscuità, muovendosi tra le polemiche scaturite intorno al più grande sito porno del mondo.