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Sotto le stelle di Parigi, trailer del film sul mondo dei senzatetto e sull’immigrazione

Cinema

Camilla Sernagiotto

È uscito il video ufficiale che anticipa ciò che vedremo nei cinema dal 25 novembre. Una pellicola emozionante che tocca le corde del cuore di chiunque mentre tratta due tematiche importantissime: quella dell’immigrazione e quella delle disuguaglianze sociali. Una fiaba metropolitana la cui protagonista è la clochard Christine. Il regista, Claus Drexel, si è ispirato alla senzatetto intervistata nel suo documentario "Au Bord Du Monde"

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È uscito il trailer ufficiale in italiano di “Sotto le stelle di Parigi”, il nuovo film del regista franco-tedesco Claus Drexel che arriverà nei nostri cinema dal 25 novembre.

Solo al cinema, niente uscita ibrida figlia della pandemia che affianca lo streaming al grande schermo. E il consiglio è quello di non perdersi assolutamente questo gioiellino cinematografico, capolavoro di arte filmica ma anche capolavoro di grande umanità.
Si tratta infatti di una pellicola che racconta il mondo sommerso dei senzatetto e lega a quel mondo anche la tematica dell’immigrazione.

“Sotto le stelle di Parigi” tratta due argomenti che purtroppo oggi sono attualissimi, ossia quello dei migranti e quello delle disuguaglianze sociali. Lo fa costruendo una pellicola che ipnotizza attraverso la pura bellezza delle immagini e tramite la storia che racconta, un racconto che incanta, come una favola. E, proprio come in una favola, non manca una morale importante, che non vi spoilereremo perché vi invitiamo caldamente ad andare al cinema a guardare “Sotto le stelle di Parigi”.

Si tratta di una fiaba metropolitana in cui la protagonista non è una principessa in cerca del suo principe azzurro bensì una clochard a cui arriverà un insolito deus ex machina che lei inizialmente rifuggirà: un bambino di origine eritrea, rimasto solo nella capitale francese dopo aver smarrito la madre.
Due personaggi tanto lontani tra loro quanto vicinissimi e che infatti frame dopo frame, snodo della trama dopo snodo e passo dopo passo diventeranno indissolubilmente legati.

Oltre a una storia che definire toccante sarebbe davvero riduttivo (già dal trailer, che potete guardare nel video che trovate in alto, le lacrime sono assicurate), la forza di questo film è anche un cast da chapeau. Vediamolo nel dettaglio nel prossimo paragrafo.

Potete guardare il trailer ufficiale del film “Sotto le stelle di Parigi” pubblicato sul canale della casa di produzione e di distribuzione Officine UBU nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.

Due personaggi eccezionali interpretati da due attori altrettanto eccezionali

La forza di questa pellicola sta sì in una storia da pelle d'oca ma anche in un'interpretazione altrettanto da pelle d'oca, quella dei due attori che si calano nei panni dei protagonisti.

 

Da un lato c’è Christine, la clochard che ha scelto una vita da senzatetto mettendo una barriera tra se stessa e il mondo circostante.

Trascorre le giornate in religiosa solitudine, nascosta nel suo personale rifugio in cui vive sola, attorniata dai pochissimi ricordi di quello che è il suo passato, la sua esistenza precedente a cui ha dato un taglio netto.

Questo personaggio è interpretato in maniera davvero sublime dall'attrice Catherine Frot (La Signora delle Rose, Quello che so di lei, Marguerite).

 

A sconvolgere la routine di Christine sarà l'improvviso arrivo di un bambino di origine eritrea, Suli. Si tratta di un ragazzino che è rimasto solo a Parigi, dopo aver smarrito la mamma. Il bimbo troverà in quella burbera homeless il suo unico punto di riferimento, al quale quindi si attaccherà con tutto se stesso. Suli è interpretato in maniera mirabile dal giovanissimo attore Mahamadou Yaffa.

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Una fiaba metropolitana con una morale figlia dei nostri tempi (duri)

Christine inizialmente non accetta la presenza nella sua vita solitaria di Suli. Cerca di allontanarlo e se ne va a lei stessa a più riprese, ma per il bambino lei è l'unica àncora di salvezza, l'unico punto di riferimento in una città enorme e caotica come Parigi.

 

Pian piano la donna si ammorbidirà, affezionandosi a quel nuovo compagno di vita totalmente inaspettato.
Christine e Suli percorreranno insieme le vie di Parigi alla disperata ricerca della mamma di lui.

Il film procede come un'avventura on the road, come un viaggio iniziatico che accompagna per mano lo spettatore in un doppio viaggio: da un lato c'è il viaggio nel cuore della città, dall'altro c'è il viaggio nel cuore di questi due esseri umani, uniti dalla speranza di ritrovare uno spiraglio di luce in quella che per loro, fino a ora, si è rivelata una società ostile.

 

“Sei un ragazzino meraviglioso e io una patetica vagabonda”, sentiamo dire da Christine nel trailer ufficiale in italiano di “Sotto le stelle di Parigi”. In realtà entrambi sono meravigliosi ed entrambi sono anche patetici, ma nel senso letterario ed etimologico di questo termine: πάϑος, pathos, ossia «sofferenza» in greco antico, questo è ciò che davvero accomuna Christine e Suli. Un sentire così profondo che riesce a creare un legame che va oltre a quello di sangue.

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La genesi del film

Il regista franco-tedesco Claus Drexel è da sempre molto sensibile a entrambe le tematiche che tratta in questa sua nuova pellicola.

Sia l'immigrazione sia le disuguaglianze sociali sono tra gli interessi primari di questo cineasta. Per raccontare la storia di Christine nel film “Sotto le stelle di Parigi”, Drexel si è ispirato alla clochard che ha intervistato nel suo documentario Au Bord Du Monde.

 

Il regista ha potuto fare una conoscenza diretta di e con quel mondo che lui stesso definisce un sottobosco “ai bordi del mondo” (quell'essere ai confini del mondo “normale” viene addirittura messo a titolo nel suo documentario).

 

Quell'esperienza l'ha aiutato a scrivere la storia di questo suo film di fiction in cui il mondo dei senzatetto è ritratto con un'inedita sensibilità, una meravigliosa poesia e un'incredibile purezza, tutte cose che di rado vediamo accostate alla vita di strada. Ma solo perché non conosciamo quel tipo di vita, che cela in sé molto più di quanto possiamo immaginare.

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La trama

Christine vive da parecchi anni per strada. Non una strada qualunque: la sua casa sono le strade di Parigi. Qui vive isolata, senza più rapporti con i suoi parenti né con gli amici di un tempo.

In una gelida notte d’inverno, un bambino di otto anni si presenta davanti al suo rifugio.


Si chiama Suli, non parla la sua lingua e Christine scoprirà da alcuni documenti che trova addosso al bambino che è stato separato dalla madre, la quale deve essere rimpatriata.

 

Uniti da quella loro condizione marginale, i due incominceranno assieme, mano per mano, un viaggio emotivo pieno di dolcezza e poesia. La meta è ritrovare la madre del bambino ma anche un po' se stessi.  

In Sotto le stelle di Parigi queste due anime sole impareranno a conoscersi, ad amarsi, ad aiutarsi e sostenersi. Christine riscoprirà il calore di quell’umanità che credeva perduta, di quei sentimenti che aveva ormai rimosso dal suo cuore incallito dal dolore.


Questa è la sinossi ufficiale della pellicola. “Sotto le stelle di Parigi”, vi aspetta al cinema dal 25 novembre. Da non perdere.

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