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Covid, riaprono i cinema: da "Minari" a "Mank", i film in sala da oggi

Cinema
©Ansa

Dal 26 aprile nelle regioni in zona gialla si può tornare nelle sale cinematografiche. Riparte la programmazione dei grandi schermi con varie attività che hanno già registrato il sold out a causa del limite della capienza. Tra le pellicole che è possibile vedere "Est - Dittatura last minute" e "Nuevo Orden"

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Dal 26 aprile riaprono i cinema italiani in zona gialla, ossia in 14 regioni. Sulla base dei protocolli approvati dal Cts si può tornare in sala solo con prenotazione obbligatoria, un metro di distanza tra le persone, massimo 500 persone al chiuso e 1.000 all'aperto. Intanto si riparte con la programmazione che, tra i vari titoli, vede anche le pellicole vincitrici agli Oscar "Mank" per la miglior scenografia e fotografia e "Minari" per la miglior attrice non protagonista Youn Yuh-jung (I VINCITORI DEGLI OSCAR 2021 -  LE FOTO DEL RED CARPET - VAI ALLO SPECIALE OSCAR).

I film al cinema il 26 aprile

Con il primo giorno di riapertura alcune sale hanno già registrato il sold out delle prenotazioni. I film al cinema, a partire dal 26 aprile, sono: 

  • "Minari", disponibile in 22 sale
  • "Mank", disponibile in 13 sale; 
  • "Nuevo Orden", disponibile in 8 sale
  • "Est - Dittatura last minute", disponibile in 7 sale
  • "Lezioni di persiano", disponibile in 7 sale
  • "Collective", disponibile in 5 sale
  • "Corpus Christi", disponibile in 5 sale
  • "Lei mi parla ancora", disponibile in 5 sale
  • "Nilde Iotti, il tempo delle donne", disponibile in 3 sale

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Sold out per la riapertura all'alba del cinema Beltrade di Milano

Per festeggiare la riapertura, il cinema Beltrade di Milano ha organizzato una minimaratona che è inizia all'alba del 26 aprile, ovvero alle 6, con la proiezione di "Caro diario" di Nanni Moretti. Molte persone, arrivate in bici, in auto o in moto, sono dovute tornare indietro perché tutti i biglietti disponibili erano già stati venduti. "Sì, è tutto esaurito per la proiezione dell'alba", ha spiegato Monica Naldi, una delle responsabili, che ha aggiunto "abbiamo 70 posti, 90 con i congiunti. Avevamo promesso che avremmo aperto prima possibile. Da qui la battuta sull'alba perché siamo matti e un po' è matto anche il nostro pubblico". "Non ci aspettavamo di dover chiudere di nuovo - ha detto - per cui è stata molto dura".

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