Addio a Cloris Leachman, la Frau Blucher di Frankenstein Junior

Cinema

Aveva 94 anni; è stata una delle attrici più longeve e versatili della storia di Hollywood, ma il suo nome resterà per sempre legato al film di Mel Brooks

E' morta a 94 anni Cloris Leachman, una delle attrici più longeve e versatili dell'ultimo mezzo secolo di cinema americano. In quasi settant'anni di carriera aveva interpretato numerosi ruoli in cinema e in tv, aggiudicandosi un Oscar come miglior attrice non protagonista nel 1971 per L'ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich. Il ruolo per cui verrà ricordata per sempre è però quello di Frau Blucher, la severa padrona di casa della villa di Frankenstein Junior di Mel Brooks, che per questo personaggio creò una delle invenzioni comiche più geniali della storia del cinema: accompagnare il suo nome, ogni volta che veniva pronunciato, con un nitrito di cavalli in sottofondo.

Ci sono varie versioni sulla natura di questa celebre gag: la stessa Leachman nel 2009 raccontò in un'intervista radiofonica che Mel Brooks le aveva spiegato che "Blucher" somigliava alla traduzione tedesca della parola "colla" - da qui il terrore dei cavalli ogni volta che ne sentivano pronunciare il nome. Il fatto è che non è vero e dunque, conoscendo il carattere di Mel Brooks, si trattava probabilmente di uno scherzo: l'origine del nome Frau Blucher rimane quindi avvolto nel mistero (qualcuno si è addirittura spinto a ipotizzare un collegamento con il feld-maresciallo prussiano Gerhard von Blucher, ucciso in battaglia assieme al suo cavallo nel 1815).

Nata a Des Moines (Iowa) nel 1926, Cloris Leachman raggiunse la popolarità a un'età relativamente avanzata per una donna: nonostante il debutto nel 1955 nel ruolo di un'autostoppista in Un bacio e una pistola, celebre noir di Robert Aldrich con venature da B-Movie, ma diventò davvero popolare solo dopo i 40 anni. Nel 1969 recitò nel magnifico Butch Cassidy e due anni dopo conquistò l'Oscar nel malinconico  e crepuscolare L'ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich (curiosamente anch'esso un film in bianco e nero come Frankenstein Junior), nel ruolo di Ruth Popper, una donna matura che intrattiene una relazione con il giovane protagonista.


Frankenstein Junior (1974) fu l'inizio di un sodalizio con Mel Brooks che la portò a partecipare anche ad Alta tensione (1977), parodia dei thriller hitchcockiani in cui interpretava la psicopatica direttrice della clinica, e a La pazza storia del mondo (1981). Il personaggio di Phyllis Lindstrom nel Mary Tyler Moore Show, una delle sit-com più popolari degli anni Settanta americani, fu la vetta della sua ricca carriera da attrice televisiva e le fruttò due Emmy Award (saranno nove in tutto) e anche una stella sulla Walk of Fame nel 1980. Negli anni Novanta aggiunse al suo curriculum anche il ruolo di doppiatrice, alternandosi tra tv e cinema con piccole parti comiche e drammatiche.



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E' morta per cause naturali nella sua casa di Encinitas (California), assistita da Dina, la più piccola dei suoi cinque figli avuti dal regista George Englund tra il 1953 e il 1966. La sua manager Juliet Green ha salutato così una delle attrici più complete della storia di Hollywood: "Con un semplice sguardo aveva la capacità di far piangere o ridere fino alle lacrime". E su Twitter è arrivato anche il commiato di Mel Brooks: "Ogni volta che sentirò un cavallo nitrire, penserò all'indimenticabile Cloris. Era insostituibile, e ci mancherà da morire".

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