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Pinocchio, svelato il cast del nuovo film di Guillermo del Toro

Cinema
©Getty

Il lungometraggio musicale animato in stop motion fortemente voluto dall'attore e regista Premio Oscar, ha oggi anche un cast

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Netflix ha annunciato il cast di Pinocchio, l'imminente lungometraggio musicale animato in stop motion del premio Oscar Guillermo del Toro. L'esordiente Gregory Mann vestirà i panni di Pinocchio, mentre Ewan McGregor sarà il Grillo Parlante e David Bradley (franchise di Harry Potter, Il trono di spade) interpreterà Geppetto. Nel cast figurano anche la premio Oscar Tilda Swinton, il premio Oscar Christoph Waltz, Finn Wolfhard (Stranger Things), il premio Oscar Cate Blanchett, John Turturro (The Batman), Ron Perlman, già premiato ai Golden Globe (Nightmare Alley), Tim Blake Nelson (Watchmen) e Burn Gorman (Enola Holmes).

Ispirato alla famosa fiaba di Carlo Collodi (Pinocchio e il cinema: un amore lungo oltre cent’anni), questo musical in stop motion segue le straordinarie avventure di un bambino di legno portato magicamente in vita da un desiderio del padre. Ambientato durante l'ascesa del fascismo nell'Italia di Mussolini, il film di Del Toro è una storia d'amore e disobbedienza, in cui Pinocchio fatica a essere all'altezza delle aspettative del padre. La pellicola è diretta da Del Toro insieme a Mark Gustafson (Fantastic Mr. Fox), mentre Del Toro e Patrick McHale sono gli autori della sceneggiatura. I testi delle canzoni sono di Del Toro e Katz, con le musiche del premio Oscar Alexandre Desplat che comporrà anche la colonna sonora. Il lungometraggio, che rappresenta il coronamento di un progetto che appassiona Del Toro da una vita, sarà distribuito nei cinema e su Netflix. Le riprese sono iniziate lo scorso autunno negli studi di ShadowMachine a Portland (Oregon) e la produzione è proseguita anche durante la pandemia. 

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PINOCCHIO, IL VERO FINALE DI COLLODI

 

L’autore Carlo Lorenzini alias Carlo Collodi, aveva previsto un finale molto diverso da quello a cui siamo stati abituati. La sua fiaba infatti narrava le avventure e le disavventure del celebre burattino di legno Pinocchio, un burattino unico al mondo perché parlante! E fin qui niente di strano, ma non tutti sanno che la versione originale che aveva pensato Collodi prevedeva un finale assai più duro e poco lieto. Pinocchio infatti non sarebbe stato capace di trasformarsi in un bambino vero, in carne e ossa come aveva sempre sognato e come suo padre stesso sognava. Il suo percorso si interrompeva molto prima e proprio nelle grinfie del Gatto e della Volpe che lo impiccarono senza pietà. I bambini del tempo si ritrovarono a leggere queste parole: “Oh babbo mio! Se tu fossi qui! E non ebbe fiato per dir altro. Chiuse gli occhi, aprì la bocca, stirò le gambe e, dato un grande scrollone, rimase lì come intirizzito”.

Un finale così drammatico che vi fu una sollevazione da parte dei giovani lettori, questi scrissero alla redazione chiedendo che l'autore salvasse la vita del burattino. Collodi si ritrovò dunque costretto a modificare la propria visione della fiaba. Per farlo impiegò due anni, ma il lieto fine fece contenti tutti.