Harry Potter e il Calice di Fuoco, 10 curiosità sul film

Cinema

Ecco dieci curiosità su “Harry Potter e il Calice di Fuoco”, quarto film della saga cinematografica tratta dai romanzi di J. K. Rowling

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, 10 curiosità sul film

“Harry Potter e il Calice di Fuoco” è il quarto film dedicato alla saga fantasy ideata da J. K. Rowling. Ritornano sul grande schermo i protagonisti amati dal pubblico, Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson, rispettivamente Harry Potter, Ron Weasley ed Hermione Granger.

A questi si aggiungono ovviamente anche altri attori ricorrenti nella saga. La pellicola è però molto apprezzata anche per un’altra presenza giovanile. Si tratta di Robert Pattinson, che interpreta il ruolo cruciale di Cedric Diggory. Un attore che da allora ne ha fatta di strada, mettendosi in mostra in svariati ruoli. La saga di “Harry Potter” lo ha posto all’attenzione del pubblico, che lo ha osannato nel ciclo di “Twilight”. L’attore ha poi deciso di scegliere con cura i progetti cui prendere parte. Basti pensare alle due collaborazioni con David Cronenberg, in “Cosmopolis” e “Maps to the Stars”, così come “Civiltà perduta”, “The Lighthouse” e “Il re”. A ciò si aggiungono i titoli in lavorazione, come “Batman” e “Tenet”, ultimo lavoro di Christopher Nolan.

Tornando al mondo della Rowling, diventa sempre più difficile negare l’evidenza. Voldemort è tornato. Il mondo dei maghi è costretto a fare i conti con questa realtà drammatica e dolorosa. Harry prova a gridarlo ai quattro venti ma dovrà fronteggiare delle durissime prove per poterlo dimostrare. Ecco alcune curiosità su questo amatissimo film, che potrebbero aiutare gli appassionati a vederlo con occhi diversi.

Un mondo senza Dursley

Harry Potter non è più il ragazzino spaventato che Hagrid ha per la prima volta portato a Hogwarts nel primo capitolo della saga. Ha ormai appreso che c’è molto di più da scoprire del mondo dei babbani e soprattutto della triste casa dei suoi zii. È l’età dell’adolescenza e dell’indipendenza. Anche per questo motivo i Dursley non appaiono in questo film. È la prima volta che accade nella saga creata dalla Rowling, che nei suoi libri dedica in realtà a loro uno spazio minimo. I Weasley devono incrociare la famiglia babbana quando passano a prendere Harry per portarlo alla Coppa del Mondo di Quidditch. Nel film si è però preferito tagliare la scena, concentrandosi su altro.

A ciò si aggiunge inoltre un’altra assenza, quella di Julie Walters, ovvero Molly Weasley. La mamma di Ron salta un appuntamento al cinema, l’unico in tutti i film della saga.

Torneo Tremaghi

Girare le prove del Torneo Tremaghi non è stata un’operazione semplice, per duro lavoro, tempi e costi. Svariate le idee scartate, come quella di proporre spalti sott’acqua, avanzata dallo scenografo Stuart Craig. Tanti i rischi corsi da Harry, che dovrà vedersela anche con un drago. Una scena in particolare ha richiesto un po’ di ingegno. Si tratta di quella nella quale il maghetto scopre la presenza delle creature a scuola. In quell’occasione la produzione decise di riciclare alcuni pezzi del basilisco presente ne “La Camera dei Segreti”.

Senza dubbio le scene più complesse sono state quelle girate sott’acqua. Per l’occasione è stata realizzata una vasca gigantesca, nella quale Daniel Radcliffe ha trascorso un totale di 41 ore. Si tratta del set subacqueo tra i più grandi della storia del cinema, contenente 500mila litri d’acqua.

Sguardi intensi

Vi sono due storie legate agli occhi degli attori, in riferimento a due personaggi strettamente connessi: Piton e Voldemort. Alan Rickman, che interpreta l’odiato e amato professore, indossava delle lenti a contatto nere durante le riprese. Mike Newell, regista di questo capitolo, ignorava tale dettaglio e così volle congratularsi con l’attore per la splendida tonalità dei suoi occhi. Il resto è storia, dal momento che la risposta di Rickman fu limitata alla rimozione di una lente.

Nel caso di Voldemort invece Ralph Fiennes chiese specificamente di non modificare i suoi occhi azzurri digitalmente. La produzione avrebbe voluto renderli rossi ma in questo modo l’attore temeva di perdere qualcosa. Si trattava della possibilità di trasmettere l’orrore, la pazzia e la malvagità del potente mago, sfruttando proprio il suo sguardo.

Il titolo

Il processo di sviluppo di una saga come quella di “Harry Potter” ha di certo portato J. K. Rowling a operare svariate modifiche. Dalla caratterizzazione dei personaggi ai titoli degli stessi libri. Per quanto riguarda il libro, la scrittrice aveva pensato di intitolarlo “Harry Potter e il Torneo Tremaghi”. Idea in seguito scartata ma presente nel film in qualche modo. Si è voluto regalare questa chicca agli appassionati, che sulla prima pagina della Gazzetta del profeta hanno potuto leggere proprio quel titolo.

Due film

La produzione era intenzionata a dividere il film in due parti. Venne presa in considerazione la lunghezza del libro e, per riuscire a proporre al pubblico ogni suo elemento, venne presa in considerazione l’idea di un taglio netto al centro, così come avvenuto con “I doni della morte”. A opporsi fu il regista Mike Newell, che spiegò di poter consegnare un film completo, che non deludesse i fan e la Rowling, tagliando tutto il superfluo. Ecco spiegato dunque perché molti personaggi non vengono mostrati.

Vietato ai minori

Gli appassionati di Harry Potter sanno bene che i libri assumono toni più cupi col passare del tempo. Per questo motivo il quarto film della saga è il primo a ricevere il marchio PG-13, ovvero vietato ai minori di 13 anni non accompagnati da un genitore. Per la prima volta infatti si vede il corpo di Voldemort, il primo “Avada Kedavra” e, in generale, i temi trattati sono distanti da quelli proposti dai 3 capitoli precedenti.

Il marchio dei Mangiamorte

I Mangiamorte sono i seguaci di Voldemort, rimasti fedeli al Signore Oscuro, pur mescolandosi nella società dei maghi, fingendo che nulla sia accaduto. Sul loro corpo vi è un marchio, voluto dal regista Mike Newell, che decise di renderlo mobile. Quest’ultimo effetto venne ottenuto in digitale, mentre il marchio in sé è il frutto dell’applicazione di silicone sul braccio degli attori.

Altre scuole

Nel film si precisa come le scuole di Beauxbatons e Durmstrang, che prendono parte al Torneo Tremaghi, sono rispettivamente femminili e maschili. Nel libro della Rowling invece vengono presentate come scuole miste, proprio come Hogwarts.

Voldemort

Il Signore Oscuro è tornato e per la prima volta le scene iniziali di un film della saga non vedono Harry Potter come protagonista. La pellicola si apre infatti in casa Riddle, seguendo dunque le orme di Voldemort.

Personaggi secondari

Svariati i dettagli che riguardano i personaggi secondari di questo film. Per motivi di tempo vennero tagliati Dobby e Winky dal film. Totalmente inventato il personaggio di Nigel. Gli appassionati dei libri hanno però individuato nella sua caratterizzazione degli elementi che lo rendono simile a Colin Canon. Inizialmente si pensò a una trama secondaria dedicata a Ludo Bagman, ma il ruolo venne tagliato. Per quanto riguarda Rita Skeeter, il nome in cima alla lista era quello di Rosamund Pike, che però rifiutò la parte. Per quella di Cho Chang invece si precipitarono ben 3mila attrici il 7 febbraio 2004. Tra tutte loro venne selezionata Katie Leung.

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