Mollami, l’intervista esclusiva a Caterina Guzzanti

Cinema

Mollami film debutto di Matteo Gentiloni nuova produzione originale Sky, in onda domenica 24 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e disponibile anche on demand su Sky e NOW TV, vede nel cast la partecipazione dell’attrice, famosa sul grande schermo, Caterina Guzzanti. L’intervista

Caterina Guzzanti è tra gli attori del film Mollami del regista Matteo Gentiloni, prodotto dalla IIF di Fulvio e Federica Lucisano per Sky Cinema, un road movie con delle vere e proprie venature fantasy. In Mollami, il film in onda domenica 24 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, la Guzzanti scopre un nuovo ruolo, in questo caso drammatico, che è quello del genitore. Caterina Guzzanti è Elisabetta, mamma di Valentina, una madre che ha abbandonato la famiglia dopo la tragedia del figlio e non ha più cerca­to di contattare la figlia e l’ex marito. Una madre che ha cercato di rifarsi una vita il più normale possibile in un paesino della Puglia, che sta con un altro uomo e fa la parrucchiera. Una madre che ancora, nonostante il trascorso degli anni, nasconde una fragilità psicologica e affettiva forse insormontabile.

Nel film si aspetta molto l’incontro tra Valentina e sua mamma.
Si devo dire che è bello sentirlo. Viene quasi naturale chiederselo: cosa succederà quando Valentina incontrerà sua mamma?

Come si è preparata ad entrare in un ruolo così drammatico?
Per entrare nella parte ho lavorato molto sull’abbandono. Quando abbiamo girato il film, l’anno scorso, venivo da una separazione e io stessa mi sentivo in colpa nei confronti di mio figlio per aver preso questa decisione insieme a suo padre di separarci. Questo per dire che ho sentito fin da subito il fardello del senso di colpa.

È bastato il suo privato a farle entrare nella parte di Elisabetta?
Quello che ho fatto è stato inventare una realtà più grave di quella che stavo vivendo. Ho immaginato quello che mio figlio potrebbe dirmi da grande, dalle colpe alle giustificazioni da dargli. Una mamma ha sempre un grande bagaglio di senso di colpa.

Si ritiene dunque soddisfatta della sua parte?
Non molto. Ho fatto un provino per questo film e il regista fu un po’ sorpreso e lusingato nel vedermi per un ruolo così piccolo. Ma da che mondo a mondo funziona così, bisogna fare i provini e capire se si è in grado o meno di recitare alcune parti.

Ci racconta il suo provino?
Sono arrivata abbastanza provata al provino, sempre per via del mio privato, e devo dire che questo ha fatto ciò che andasse tutto bene al primo colpo. Mi sono molto commossa, ho immaginato di vedere mio figlio da grande, cosa che sul set non sono più riuscita a fare.

Che emozione prova oggi nel rivedere la scena dell’incontro tra Valentina e Elisabetta.
È una scena davvero bella, piena di emozione che ancora oggi quando la rivedo nella mia mente mi fa piangere.

Cosa porta a casa da questa esperienza?
Ho scoperto una nuova collocazione in una generazione che non è quella che ho sempre interpretato ma è un’altra, quella dei genitori. E mi sento pronta per interpretare il ruolo dei genitori.

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