La mafia secondo Pif

Cinema

Arriva nelle sale "La mafia uccide solo d'estate", il primo film da regista della ex Iena intervistato, durante il Festival di Torino, da Francesco Castelnuovo. Guarda il video

Prima inviato de "Le Iene", poi diventato "testimone" e ora il cinema. Pif lo conosciamo tutti: impossibile non ricordarsi della sua telecamerina tremolante sempre in mano, la voce nasale, la faccia timida da bravo ragazzo, la curiosità carica di ironia ma anche di partecipazione emotiva alle storie che racconta.

E' sicuramente con questo approccio che Pierfrancesco Diliberto - questo il suo vero nome - deve essere partito per raccontare e raccontarsi nel suo "La mafia uccide solo d'estate", film d'esordio che contiene tanto della sua infanzia e della sua crescita nella Palermo della mafia.

Una vicenda lunga vent’anni vista attraverso gli occhi di un bambino, Arturo, che diventa grande in una città affascinante e terribile, ma dove c’è ancora spazio per la passione e il sorriso. "La mafia uccide solo d’estate" è, infatti, una storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora (Cristiana Capotondi), una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari e che vede come una principessa. Sullo sfondo di questa tenera ma divertente storia, scorrono e si susseguono gli episodi di cronaca accaduti in Sicilia tra gli anni ‘70 e ‘90.

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