Step Up 4 - Revolution, intervista con i protagonisti

Cinema
Kathryn McCormick e Ryan Guzman (foto: Getty Images)
mccormick_guzman_getty

Il 4 ottobre esce nelle sale italiane il quarto capitolo della celebre serie di film dedicati alla danza. Per l'occasione abbiamo parlato a tu per tu con Kathryn McCormick e Ryan Guzman, i due interpreti principali della pellicola.

di Marco Agustoni

In Step Up 4 - Revolution, film in uscita in 3D il 4 ottobre nelle sale italiane, il ballo non è una semplice passione, ma diventa lo strumento per portare avanti una vera e propria protesta sociale contro la distruzione di un quartiere. A capo di questa sommossa a passi di danza, aiutati dalla crew chiamata MOB, specializzata in flash mob coreografici, ci sono Sean ed Emily, interpretati da Ryan Guzman e Kathryn McCormick. Abbiamo incontrato i due protagonisti in occasione del quarto compleanno di Hip Hop TV al Forum d'Assago, dove il film è stato presentato davanti a una folla festante. Ecco l'intervista.

Qual è stata, per voi due, la più grande sfida nel prendere parte a Step Up 4?
Kathryn: Per me che sono una ballerina professionista ma non un'attrice, la cosa più difficile è stata lavorare sulla mia recitazione. Sono abituata a esprimermi con il corpo e non con la voce, per cui ho dovuto studiare molto.
Ryan: Per me invece è stato l'esatto contrario: io sono un attore e ho sempre ballato solo per divertimento, quindi mi sono dovuto impegnare per essere all'altezza degli altri ballerini.

Lavorare in Step Up 4 vi ha fatto venire voglia di scambiarvi di ruolo?

Kathryn: Beh, per me la danza rimane la priorità, non potrei mai smettere. Ma spero davvero di avere ancora l'occasione di recitare.
Ryan: Io invece voglio continuare a focalizzarmi sulla recitazione e ballare per passione... certo, se capitasse un'altra occasione di questo tipo, però, ballerei eccome!

Il film dà spazio al fenomeno dei flash mob: avete mai partecipato a qualcosa di simile?
Kathryn: Io sì! Ma niente di paragonabile a quelli che si vedono in Step Up 4... e poi non lo abbiamo fatto per protestare contro qualcosa, ma solo per divertimento.

A proposito di proteste: pensate davvero che, come nel film, discipline artistiche come la danza possano diventare il veicolo di un messaggio sociale?
Ryan: Assolutamente sì. Anche se non si tratta di una forma di protesta verbale, può diventare comunque un modo per portare l'attenzione della gente su un determinato tema.
Kathryn: E poi semplicemente alle volte non sei in grado di esprimere quello che senti a parole, per cui puoi farlo con il corpo.

È possibile trasmettere le stesse emozioni di uno spettacolo dal vivo con un film?

Ryan: Beh, dal vivo hai una sola possibilità di fare bene. E se sbagli, non puoi rigirare la scena. Per cui la tensione non è paragonabile.
Kathryn: Però è possibile trasmetterla al pubblico, la stessa emozione. Nel film abbiamo lavorato tantissimo per farlo e le scene di danza sono talmente complesse che gli spettatori rimarranno senza fiato. Per cui penso che ci siamo riusciti!

I vostri film di danza preferiti, a esclusione dei vari Step Up?
Kathryn: Io sono cresciuta con Dirty Dancing, naturalmente.
Ryan: Beh, prima di Step Up 4 non ero propriamente il tipo da film di danza, ma direi di sicuro Dirty Dancing. E poi, come si chiama... Last Dance...
Kathryn: Save the Last Dance?
Ryan: Sì, quello: Save the Last Dance!

Spettacolo: Per te