Tra attore e regista non mettere il dito
CinemaSono coppie fedeli e innamoratissime, ossia quelle che uniscono i due mestieri più vecchi del mondo a Hollywood: director e divo. Da Quentin Tarantino e Uma Thurman a Steve McQueen e Michael Fassbender, ecco i sodalizi cinematografici più duraturi.
di
Camilla Sernagiotto
Ci sono coppie più fedeli di quelle sposate da una vita.
Quali? Quelle che uniscono due mestieri-chiave del grande schermo: l’attore e il regista.
Non c’è regista senza attore e viceversa: entrambi hanno bisogno l’uno dell’altro per vivere, ma non è tutto.
Molti si trovano così bene tra loro che non vorrebbero lasciarsi mai e poi mai, basti pensare ad accoppiate vincenti come quella tra Quentin Tarantino e Uma Thurman, Steven Soderbergh e Julia Roberts, David Lynch e Laura Dern oppure Pedro Almodovar e la sua musa caliente che va sotto il nome di Penelope Cruz.
Ma la coppie da Oscar non sono solo quelle che uniscono un regista alla sua diva del cuore, quella che viene immancabilmente scritturata come protagonista: anche i maschietti fanno palpitare i cuori dei directors, parola di Star del calibro di Tom Hanks e Leonardo DiCaprio i cui sodalizi rispettivamente con Steven Spielberg e Martin Scorsese hanno fruttato benissimo.
Gli ultimi della chilometrica lista di addizioni regista+attore che danno un ottimo risultato sono Steve McQueen e Michael Fassbender, che sono a quota tre film assieme.
Mentre i due stanno lavorando alla terza pellicola che li vede cooperare, ossia Twelve Years a Slave, in questi giorni è finalmente uscito in Italia il loro primissimo film Hunger (2008), incentrato sulla figura dell'attivista dell'IRA Bobby Sands, morto in carcere nel 1981 dopo un lungo sciopero della fame.
Quello fu l’inizio di un sodalizio che è valso a Michael Fassbender la Coppa Volpi come miglior attore protagonista per Shame e che darà tante altre soddisfazioni ai due addetti ai lavori cinematografici.
Eppure chi pensa che sia stato un vero colpo di fulmine, si ricreda!
Il regista Steve McQueen ebbe questa impressione al primo provino:
«Lo trovai insopportabile. “Chi cavolo pensa di essere questo bastardo?" pensai. Mi spiegarono che un attore cerca di darsi un tono per non sembrare fragile. È tornato ed è stato amore al secondo sguardo».
Ma di grandi amori sul set ne è piena zeppa la settima arte.
Da Alfred Hitchcock e Cary Grant a Federico Fellini e il suo pupillo Marcello Mastroianni, anche i registi hanno le loro preferenze.
Lo sa bene Johnny Depp, sotto il Ciak protettivo di Tim Burton da anni, o Brad Pitt, che deve molto del suo machismo alle parti che gli ha offerto David Fincher.
Ci sono poi legami che vanno oltre la professione, come quello tra Robert Rodriguez e Danny Trejo alias Machete: i due hanno collaborato su ben undici set, diventando amici per la pelle.
Ci sono coppie più fedeli di quelle sposate da una vita.
Quali? Quelle che uniscono due mestieri-chiave del grande schermo: l’attore e il regista.
Non c’è regista senza attore e viceversa: entrambi hanno bisogno l’uno dell’altro per vivere, ma non è tutto.
Molti si trovano così bene tra loro che non vorrebbero lasciarsi mai e poi mai, basti pensare ad accoppiate vincenti come quella tra Quentin Tarantino e Uma Thurman, Steven Soderbergh e Julia Roberts, David Lynch e Laura Dern oppure Pedro Almodovar e la sua musa caliente che va sotto il nome di Penelope Cruz.
Ma la coppie da Oscar non sono solo quelle che uniscono un regista alla sua diva del cuore, quella che viene immancabilmente scritturata come protagonista: anche i maschietti fanno palpitare i cuori dei directors, parola di Star del calibro di Tom Hanks e Leonardo DiCaprio i cui sodalizi rispettivamente con Steven Spielberg e Martin Scorsese hanno fruttato benissimo.
Gli ultimi della chilometrica lista di addizioni regista+attore che danno un ottimo risultato sono Steve McQueen e Michael Fassbender, che sono a quota tre film assieme.
Mentre i due stanno lavorando alla terza pellicola che li vede cooperare, ossia Twelve Years a Slave, in questi giorni è finalmente uscito in Italia il loro primissimo film Hunger (2008), incentrato sulla figura dell'attivista dell'IRA Bobby Sands, morto in carcere nel 1981 dopo un lungo sciopero della fame.
Quello fu l’inizio di un sodalizio che è valso a Michael Fassbender la Coppa Volpi come miglior attore protagonista per Shame e che darà tante altre soddisfazioni ai due addetti ai lavori cinematografici.
Eppure chi pensa che sia stato un vero colpo di fulmine, si ricreda!
Il regista Steve McQueen ebbe questa impressione al primo provino:
«Lo trovai insopportabile. “Chi cavolo pensa di essere questo bastardo?" pensai. Mi spiegarono che un attore cerca di darsi un tono per non sembrare fragile. È tornato ed è stato amore al secondo sguardo».
Ma di grandi amori sul set ne è piena zeppa la settima arte.
Da Alfred Hitchcock e Cary Grant a Federico Fellini e il suo pupillo Marcello Mastroianni, anche i registi hanno le loro preferenze.
Lo sa bene Johnny Depp, sotto il Ciak protettivo di Tim Burton da anni, o Brad Pitt, che deve molto del suo machismo alle parti che gli ha offerto David Fincher.
Ci sono poi legami che vanno oltre la professione, come quello tra Robert Rodriguez e Danny Trejo alias Machete: i due hanno collaborato su ben undici set, diventando amici per la pelle.