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Valentino, la Maison mette in pausa le sfilate per la prossima estate

Spettacolo

Vittoria Romagnuolo

©Getty

In vista della riorganizzazione interna legata alla fine della stagione creativa di Pierpaolo Piccioli, la casa di moda romana ha annunciato ufficialmente che non ci saranno nuove collezioni, maschili e Haute Couture, per i prossimi mesi. Intanto, alle voci su un presunto accordo raggiunto nel fine settimana con Alessandro Michele, ex stilista di Gucci, seguono secchi no comment

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Lo scossone seguito alla notizia dell'addio di Pierpaolo Piccioli a Valentino, casa di moda a cui il creativo di Nettuno ha legato tutti i successi della sua carriera, ha dato il via a numerosi interrogativi che riguardano il futuro della iconica Maison romana che dà lustro al Made in Italy nel mondo.
Chi prenderà il posto del couturier? Quali scenari si aprono per l'azienda che fa capo al gruppo qatariota Mayhoola? Chi firmerà la prossima collezione Uomo nell'ambito della Milano Fshion Week di giugno?
Se alle prime domande è difficile dare una risposta in breve tempo, c'è già una risposta a questo ultimo quesito. Maison Valentino non parteciperà alla settimana della moda maschile né alla Paris Couture Week. L'azienda ha deciso di mettere in pausa la produzione di nuove collezioni per una stagione e darsi del tempo per un nuovo inizio.
Valentino tornerà a sfilare a settembre? È lecito pensare di sì in attesa di nuove comunicazioni ufficiali, le uniche in grado di fare ordine tra le tante chiacchiere delle ultime ore, prime fra tutte quelle che vorrebbero Alessandro Michele, ex designer di Gucci, già in accordo con i vertici della casa di moda.  

Nessuna sfilata prevista per l'estate

Il comunicato di Valentino che annuncia la mancata partecipazione della Maison romana alle sfilate di giugno, sia quelle maschili di Milano che quelle femminili d'Alta Moda - anticipate, quest'anno di qualche settimana per evitare la sovrapposizione nella capitale francese che ospita i Giochi Olimpici 2024 di due eventi di grande portata - è brevissimo e, oltre a placare le curiosità sulle mosse immediate della casa di moda, rassicura gli ammiratori del marchio che il futuro sarà ancora all'insegna della grande creatività che ha reso il brand fondato da Valentino Garavani un simbolo della moda italiana nel mondo.
“La creatività continuerà a guidare l’azienda”, si legge nel comunicato, che insiste su questo imprescindibile aspetto come DNA proprio anche delle future collezioni prêt-à-porter Uomo e Donna e Haute Couture.
Niente da aggiungere, per ora da parte dei vertici di Valentino, chiamati in causa dalle prime ore del mattino di lunedì 25 marzo - neppure a due giorni di distanza dalla diffusione del comunicato in cui si annunciava la fine della collaborazione tra la Maison e Pierpaolo Piccioli - a proposito di una trattativa in corso con Alessandro Michele. Lo statunitense WWD ha riportato diverse motivazioni per cui queste voci avrebbero una certa solidità.

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Alessandro Michele: più di una ipotesi?

Secondo la fonte americana Michele, che a breve sarebbe disponibile a tornare operativo essendo scaduti i termini degli ultimi vincoli contrattuali, potrebbe essere il migliore candidato per prendere il posto di Piccioli da Valentino poiché è nota la sua volontà di non spostarsi da Roma, città a cui è legatissimo e nella quale ha disposto stabilmente la sua residenza, come è altrettanto noto il suo desiderio di mettersi alla prova con l'Haute Couture.
I proprietari di Valentino del gruppo Mayhoola si sarebbero messi in contatto con lui già per discutere la possibilità di affidargli la direzione creativa di Walter Albini, altro caso che ha tenuto banco per un po' nei corridoi della moda ma che non ha portato a nessun accordo.
Se su Albini occorreva una buona e attenta pianificazione con annessi cospicui investimenti, per Valentino, in cerca di aria nuova, gli orizzonti sono in espansione. La Maison permetterebbe a Michele di lavorare con più libertà e meno pressione di quando stava da Gucci e, non ultimo, riunirebbe lo stilista con Jacopo Venturini, attuale amministratore delegato di Valentino che, prima del 2020 lavorava proprio da Gucci con Michele.
Tra ipotesi e girandole di nomi (per Valentino si ipotizzerebbe anche un arrivo a sorpresa di Simon Porte Jacquemus, enfant prodige della moda francese dallo stile che piace ai consumatori), nessuna certezza e secchi no comment. Nessuno è al sicuro in questa estate tra le più calde degli ultimi anni nel fashion system in cui i grandi gruppi sono sempre più motivati a far quadrare i conti accaparrandosi, magari, uno dei talenti ancora posizionato stabilmente alla direzione creativa di un brand concorrente.