Chi è Davide Renne, il nuovo direttore creativo di Moschino

Spettacolo
Vittoria Romagnuolo

Vittoria Romagnuolo

Immagine tratta dal profilo Instagram di Moschino

Il successore di Jeremy Scott ha collaborato per lungo tempo con Alessandro Michele, ex direttore creativo di Gucci, ed ha trascorso due decenni a capo dell'ufficio stile della divisione femminile del brand di Kering. Il nuovo debutto a febbraio 2024 nell'ambito della Fashion Week di Milano

Quella di Davide Renne a nuovo direttore creativo di Moschino era una delle nomine più attese di questa stagione nel mondo della moda che conta. L'annuncio è arrivato lunedì 16 ottobre corredato da post diffusi sui seguitissimi canali social del brand nei quali sono contenute le dichiarazioni ufficiali del presidente di Aeffe, gruppo del lusso che ha acquisto Moschino nel 2021, e dello stilista toscano che ha accettato l'incarico con entusiasmo. Ecco da dove viene il creativo a cui sono state affidate le divisioni donna, uomo e accessori della casa di moda fondata da Franco Moschino quarant'anni fa.

Davide Renne, il passato (importante) da Gucci

La settimana della moda è iniziata con le congratulazioni che stanno giungendo da ogni parte per Davide Renne, nuovo direttore creativo di Moschino.
Il designer, quarantaseienne, toscano, è ancora poco conosciuto dal grande pubblico ma è già molto stimato dagli insider, dagli addetti ai lavori e dai colleghi molti dei quali, specie quelli che già hanno lavorato con lui, scommettono su un futuro luminoso per la casa di moda milanese.
Renne, il cui nome circolava già da qualche tempo tra i possibili successori di Jeremy Scott (che ha lasciato Moschino sette mesi fa mettendo fine a una collaborazione decennale), ha lavorato per tre anni insieme ad Alessandro Dell'Acqua, il direttore creativo di N°21, passando poi a Gucci dove è rimasto per venti anni diventando capo della divisione femminile. Fondamentale, dunque, il lungo periodo da Gucci che è stato rivoluzionato per quasi un decennio da Alessandro Michele che con Renne ha collaborato in maniera strettissima. Le ottime referenze contribuiscono quindi ad innalzare le attese per la prima collezione del designer per Moschino che sfilerà a febbraio 2024 nell'ambito della Milano Fashion Week. L'incarico ufficiale inizia il 1° novembre, ora è il tempo dei brindisi e delle dichiarazioni ufficiali.

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La moda come “stanza dei giochi”

Massimo Ferretti di Aeffe Group ha speso ottime parole per il nuovo arrivato del quale la società ha apprezzato la profonda capacità di capire il mondo nel quale la moda si inserisce. Renne è una persona speciale, piena di talento e dotata di sensibilità, ha detto il presidente di esecutivo di Aeffe, che non ha dubbi sul fatto che lui sarà in grado di portare avanti la tradizione di Moschino dimostrandosi un degno erede dei codici della Maison.
Davide Renne, dal canto suo ha ringraziato i vertici di Moschino riportando alla luce l'immagine dell'ufficio stile come una sala giochi usata da Franco Moschino. Renne ha dichiarato che la sua moda targata Moschino sarà orientata alla scoperta, alla gioia, alla sperimentazione ed ha concluso di essere onorato di aver ricevuto da Ferretti “le chiavi della sua stanza dei giochi”.

Lo stilista apprezzato dai colleghi stilisti

Le felicitazioni per Renne arrivano via social attraverso commenti e condivisioni del post (riportato in basso) via Stories da alcuni dei nomi più illustri del fashion system. Non possiamo fare a meno di notare la gioia di Alessandro Michele per uno dei sui più stretti collaboratori da Gucci, e quella di Alessandro Dell'Acqua che è esploso in un “Finalmente” corredato da molti punti esclamativi. Anche Brognano (stilista da Blumarine), Marco De Vincenzo (Etro), Harris Reed (Nina Ricci) e Chiapponi (da poco uscito da Tod's), si sono complimentati con la nuova scelta di Moschino. Il consenso è arrivato anche da Harry Lambert, stylist di star dal guardaroba apprezzatissimo, come Harry Styles che, chissà, potrebbero a breve diventare nuove muse del marchio milanese.
Naturalmente, c'è già chi sottolinea che per il posto vacante da Moschino poteva essere presa in considerazione una donna in un mondo in cui c'è una netta prevalenza di uomini e dove le stiliste fanno fatica ad emergere e a collocarsi in posizioni di spicco (l'ultima nomina importante in questo senso è stata fatta da poco da McQueen).
A margine di questa considerazione, va detto che l'arrivo di Renne da Moschino conferma il trend dei marchi del lusso di scommettere su creativi poco noti (ma già con curricula di peso). È quanto è accaduto da Gucci con l'arrivo di De Sarno, con McGirr da McQueen, con Chemena Kamali da Chloé -  ma l'elenco è lungo visto il valzer delle poltrone a cui si assiste da almeno tre, quattro stagioni.
Molti si aspettano nell'immediato futuro un Moschino irriverente e fuori dalle regole, una versione ancora più esuberante di quella che abbiamo visto fino ad ora. Altri sperano in uno stile che richiami le origini, tuttavia recenti (il marchio festeggia il quarantesimo anniversario giusto quest'anno) del brand. Tra quattro mesi avremo le prime risposte.

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