Scala, 25 neodiplomati alla Scuola di Ballo. Con il pensiero a Loreta Alexandrescu. VIDEO
SpettacoloNei Laboratori Ansaldo si è svolto l’esame finale per gli studenti dell’ottavo corso che sono giunti così alla fine del loro percorso di studi reso particolarmente difficile da due anni di pandemia. “Loro sono pronti subito, a 18 anni possono entrare in un corpo di ballo e ricoprire già i ruoli principali”, sottolinea il direttore Olivieri. In chiusura un omaggio a Loreta Alexandrescu, storica insegnante della scuola scomparsa prematuramente a cui sarà anche dedicata una borsa di studio
Asia, Anna, Matilde, Lorenzo, Vincenzo. Sono 25 gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala che hanno concluso i loro studi arrivando al diploma. Un percorso, il loro, reso molto difficile da due anni di pandemia, che li ha costretti a continui stop e a un’attività in scena inevitabilmente ridotta ma non ha intaccato la loro preparazione e la loro voglia di salire sul palco. “Loro sono pronti subito, a 18 anni sono pronti a entrare nel corpo di ballo. A fare i solisti e anche i ruoli principali. È un lavoro che mi impegno ogni anno a dare a loro”, sottolinea il direttore della Scuola di Ballo Frédéric Olivieri.
La giuria
A giudicarli, accanto al Direttore Olivieri e al corpo insegnante della Scuola (Jean-Philippe Halnaut, Walter Madau, Leonid Nikonov, Tatiana Nikonova, Giulia Rossitto, Elisa Scala, Emanuela Tagliavia, Maurizio Vanadia, Paola Vismara), quest’anno erano presenti l’étoile Oriella Dorella, Manuel Legris, Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e Ivan Liška, Direttore del Bayerisches Junior Ballett di Monaco.
“A questi ragazzi consiglio di studiare, di cercare sempre il meglio, di non abbattersi mai. E siccome è una vita un po’ da marines, quella dei ballerini, di godersi anche un po’ la vita perché è molto bella”, è il messaggio che rivolge ai neoprofessionisti l’étoile Oriella Dorella.
L'omaggio a Loreta Alexandrescu
Nel corso dell’esame, che si è svolto nello splendido scenario dei Laboratori Ansaldo, i giovani danzatori, dopo aver eseguito la lezione di danza classico-accademica, hanno interpretato variazioni tratte dai balletti più importanti del repertorio classico e contemporaneo (come La Bella Addormentata, Don Chisciotte, Il Lago dei Cigni, Raymonda, Paquita, La bayadère, Le Corsaire, Coppelia, La Sylphide, Lo Schiaccianoci, Esmeralda, Larmes blanches, Cendrillon, Romeo e Giulietta, Changing Steps) con le coreografie dei maestri di ieri e di oggi come Petipa, Lifar, Vainonen, Balanchine, Perrot, Gorskij, Bournonville, Preljocaj, Marin, Cunningham, Levaggi.
In chiusura un omaggio alla memoria di Loreta Alexandrescu, storica insegnante e pilastro della scuola scomparsa prematuramente lo scorso febbraio. La coreografia The Knot, su musiche della tradizione ebraica Klezmer e con un frammento di una poesia di David Ben Hasin (poeta ebreo del 1700), creata da Emanuela Tagliavia e ispirata a due opere d’arte di Elena Ceretti Stein, artista contemporanea e figlia dell’Alexandrescu: The Knot (da cui il titolo del pezzo) è una scultura costituita da semplici rami d’albero intrecciati e The Shapiras, un dipinto che ritrae due giovani seduti l’uno al fianco dell’altra come in attesa di un contatto.
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Gli insegnamenti di Loreta Alexandrescu
Elena Ceretti Stein ricorda così la dedizione all’insegnamento della mamma: “Cercava di trovare le qualità di ogni studente e di tirarla fuori, di far brillare ogni allievo senza appiattire tutti su uno stesso livello. Sapeva cogliere il meglio da ognuno. Una grande capacità e intuito che ha avuto anche come mamma. Non ha mai cercato, ad esempio, di farmi diventare una ballerina perché ha capito che non era la mia strada”.
Loreta Alexandrescu ha formato generazioni di danzatori e primi ballerini e, in un’intervista inedita del 2019, aveva raccontato a Sky TG24 di ricordare tutti i suoi allievi. “Strano… io ricordo anche la forma delle gambe”, aveva detto sorridendo. Poi aveva voluto sottolineare l’importanza dello studio e della lezione quotidiana anche quando si diventa professionisti, come oggi lo sono le sue allieve dell’ottavo corso che ha preparato fino all’ultimo. “Il plié è sempre un plié. Il battement tendu è sempre il battement tendu ma dipende come lo fai e lo puoi fare bene, lo puoi fare male o lo puoi fare meglio. Ogni giorno noi siamo diversi e c’è sempre una crescita e una evoluzione che parte dalla sbarra e arriva in centro. E poi, quando saranno grandi e arriveranno sul palcoscenico, tutto dipenderà da come hanno fatto quel plié e quel battement tendu”. Parole che oggi resteranno nel cuore delle sue allieve come tutti gli insegnamenti che ha dato loro in questi anni.
I 25 allievi neodiplomati e la borsa di studio
I 25 neodiplomati sono: Emma Broglia, Denisa Bzhetaj, Alice Demichelis, Giulia Fanti, Anna Letizia Joly, Luna Jusic, Asia Matteazzi, Virginia Meneguzzo, Matilde Pupita, Siria Vincenzi, Anna Zingoni, Giacomo Ammazzini, Mirko Andreutti, Gabriel Salvatore Bua, Paolo Calò, Gianmanuel D'Elia, Mario Elefante, Giorgio Guerrieri, Lorenzo Lelli, Federico Matteini, Luca Novello, Luigi Peragine, Lorenzo Poggianti, Vincenzo Romano, Andrea Tozza.
A condurli al diploma, per la danza classico-accademica, sono stati i docenti Maurizio Vanadia, Vice Direttore della Scuola che ha seguito la classe femminile continuando l’opera di Loreta Alexandrescu, e Jean-Philippe Halnaut e, per la danza moderno-contemporanea, Emanuela Tagliavia.
A Loreta Alexandrescu l’Accademia ha voluto dedicare anche le borse di studio destinate agli allievi del Dipartimento Danza, grazie alla nuova sezione online del sito istituzionale dedicata alle donazioni (DONA ORA), nell’ambito della prima campagna di digital fundraising “Aiutiamoli a sognare”.