Milano Fashion Week, a giugno tornano le sfilate di moda Uomo: il calendario

Spettacolo

Dal 17 al 21 giugno le collezioni maschili sono protagoniste a Milano. In calendario 66 appuntamenti di cui 61 in presenza, divisi in 25 sfilate e 24 presentazioni. E poi importanti ritorni e debutti. 

Si parte con Kiton il tardo pomeriggio di venerdì e si termina con Zegna, che per la prima volta chiuderà la fashion week e lo farà con una grande sfilata evento nella sua Oasi di Trivero, luogo speciale che incarna i valori di sostenibilità, quel patto tra uomo e natura che abbiamo la responsabilità di portare avanti. 

In calendario gli appuntamenti sono 66, di cui solo 5 in digitale, divisi tra sfilate, presentazioni ed eventi.  

 

Una settimana della moda che rimette l’uomo al centro, saranno infatti solo due le sfilate co-ed. E poi importanti ritorni come Versace, Moschino e Gucci. Ritorno anche per Plein Sport e Billionaire, oltre che Marcelo Burlon County of Milan che in occasione del decimo anniversario del brand organizzerà una sfilata e un evento. 

Un ruolo chiave è anche quello giocato dagli showroom, che apriranno le proprie porte per mostrare le varie collezioni.  

 

 

Quella che ci aspetta è una Fashion Week che vede tanti grandi ritorni e molti nuovi arrivi, a dimostrazione del fatto che Milano continua a essere una capitale della moda viva e appealing per un pubblico internazionale,” ha dichiarato Carlo Capasa, Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana. “Stiamo vivendo un momento di difficoltà dovuto alla guerra e alla pandemia che sta colpendo nuovamente la Cina, è importante che la moda continui a dare un messaggio di positività e di speranza, rispondendo alle istanze del tempo attuale con una particolare attenzione alla sostenibilità, inclusione e supportando le nuove generazioni.” 

 

Infatti, il periodo non è dei più semplici. Con un piede fuori dalla pandemia ora la situazione si complica con la guerra russo-ucraina e le conseguenze che il conflitto porta anche sui mercati e, ciliegina sulla torta, i nuovi lockdown in Cina. E poi l’incertezza sull’arrivo di stampa e buyer dalla Russia a causa delle sanzioni, oltre al caro energie e materie prime che fa schizzare rapidamente i prezzi.  

 

Nonostante gli eventi esterni non giochino quindi a favore di un settore che aveva segnato una forte ripresa, la moda reagisce in modo molto positivo.  

“Un dato importantissimo”, ha spiegato Capasa ai nostri microfoni, “è rappresentato dall’export, soprattutto in mercati come quello statunitense. Ma la ripresa dei consumi è evidente poi anche internamente.” 

 

Dopo il lungo e difficile periodo di emergenza pandemica, sono certa che questa edizione sarà segnata da un grande fervore – ha sottolineato l’Assessora allo Sviluppo economico, con delega a Moda e Design, Alessia Cappello –. Lo dimostrano il ritorno in presenza a Milano di grandi nomi della moda e anche, come già per le scorse edizioni, il debutto di molti giovani promettenti. Desidero sottolineare poi come ci sia sempre, da parte di questa manifestazione e di Camera della Moda in generale, una spiccata attenzione ai temi importanti del presente, dalla sostenibilità ambientale all’inclusione. Quando parliamo di fare sistema, intendiamo anche questo: mettere insieme le energie, attivare il dialogo, partecipare alla crescita di questa città e del Paese, anche attraverso progetti mirati e concreti in grado di rispondere alle questioni sociali su cui ciascuno, a proprio modo, deve e può dare un contributo”. 

L’indotto generato dalla settimana della moda sulla città vale per il business di settore sui 130 milioni di euro anno.  

 

 Giugno si presenta insomma come un mese carico di eventi e non possiamo farci trovare impreparati. 

 

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