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Progetto di Camera della Moda per l'Ucraina, 150 posti di lavoro a chi fugge dalla guerra

Spettacolo

Nicoletta Di Feo

La Camera Nazionale della Moda Italiana lancia un progetto per l’inserimento di rifugiati ucraini nelle aziende associate. Offerti 150 posti di lavoro in tutta Italia

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Carlo Capasa l’aveva già detto chiaramente a febbraio nei primi giorni del conflitto: "Camera della Moda è in accordo con la linea posta dal Governo. Nonostante le sanzioni inflitte alla Russia abbiano forti ripercussioni anche sul settore del lusso, la priorità è il popolo Ucraino". E così, dopo la campagna raccolta fondi a favore dell’Agenzia Onu per i Rifugiati (UNHCR) impegnata sul fronte dell’accoglienza e dell’assistenza alle persone in fuga dalla guerra, campagna che ha fruttato oltre 4,5 milioni di euro, il sistema moda fa ancora squadra. Questa volta si tratta di un progetto umanitario lanciato da Camera Nazionale della Moda Italiana per favorire l’inserimento lavorativo dei rifugiati provenienti dall’Ucraina.

Un’iniziativa che prevede la selezione e il coordinamento da parte di CNMI delle persone provenienti dall’Ucraina nell’organico delle aziende associate di tutta Italia. 150 i posti messi a disposizione con un contratto a tempo determinato, proprio per dare a chi sarà interessato la flessibilità necessaria per poter ritornare poi, a fine conflitto, nel proprio Paese.

“L’Europa sta vivendo una forte crisi politica e umanitaria. Come istituzione e come individui sentiamo tutti la necessità di offrire un nostro contributo concreto e diretto alle persone -ha dichiarato il Presidente di CNMI Carlo Capasa in una nota- grazie all’impegno, alla sensibilità e alla generosità dei nostri Associati, siamo in grado di attivare un progetto che offre speranza e getta dei ponti per un futuro pacifico, collaborativo, inclusivo. Nella nostra cultura, il lavoro è uno strumento di nobilitazione dell’individuo e sono quindi davvero grato ai nostri brand per essersi impegnati in maniera così rapida e efficace per rendere possibile la realizzazione di questo progetto”.

CNMI collaborerà con i presidenti delle regioni, le ANCI regionali e i sindaci di quei comuni segnalati dalle aziende moda, indicando loro il numero di posti di lavoro disponibili sul territorio, al fine di poter entrare in contatto diretto con i rifugiati presenti in loco e interessati al progetto. L’iniziativa dovrebbe andare in porto nelle prossime settimane dopo la diffusione della circolare interpretativa del DPCM emanato il 28/03, che indica le disposizioni in merito ai permessi di soggiorno per i rifugiati. Già la scorsa estate, grazie all'iniziativa Fashion Deserves the World , Camera della Moda aveva dato l’opportunità a rifugiati e migranti di trovare un’occupazione nel mondo del lavoro. Con quell’iniziativa furono 15  le persone selezionate tramite il progetto Mygrants.