Venezia, La Fenice riparte con la programmazione lirica tradizionale dopo il Covid

Spettacolo

Il Teatro riparte con "Prima la musica e poi le parole" di Antonio Salieri e "Der Schauspieldirektor" di Mozart in dittico al Malibran e "Il barbiere di Siviglia" a la Fenice. A fine ottobre inaugura la stagione sinfonica e il 23 novembre  Riccardo Muti dirige Schubert e Dvořák a cinquant’anni dal suo debutto veneziano

Dopo una speciale programmazione nei mesi estivi, adattata alle limitazioni imposte dalla pandemia, il Teatro La Fenice torna a proporre al suo pubblico spettacoli lirici in forma scenica tradizionale: al Teatro Malibran, andrà in scena un dittico di titoli inediti per i palcoscenici veneziani, “Prima la musica e poi le parole” di Antonio Salieri e “Der Schauspieldirektor” (L’impresario teatrale) di Wolfgang Amadeus Mozart. Si tratta di un nuovo allestimento realizzato dalla Fondazione Teatro La Fenice nell’ambito dell’ormai collaudata collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, con la regia di Italo Nunziata e la direzione musicale di Federico Maria Sardelli. Lo spettacolo sarà in scena il 9, 11, 15, 17 e 20 ottobre 2020.

“Prima la musica e poi le parole” e “Der Schauspieldirektor”

Nel cast del primo appuntamento figurano Szymon Chojnacki nel ruolo del maestro di cappella, Francesco Vultaggio in quello del poeta, Francesca Boncompagni in quello di donna Eleonora e Rocío Pérez in quello di Tonina. La compagnia di canto e recitazione del Schauspieldirektor è composta invece da Karl-Heinz Macek (Frank), Marco Ferraro (Eiler), Szymon Chojnacki (Buff), Francesco Bortolozzo (Herz), Michela Mocchiutti (madame Pfeil), Roberta Barbiero (madame Krone), Valeria de Santis (madame Vogelsang), Rocío Pérez (madame Herz), Francesca Boncompagni (madmoiselle Silberklang), Valentino Buzza (Vogelsang). Maestro al clavicembalo Roberta Paroletti.

“Il barbiere di Siviglia”

Il 18, 21, 22, 23, 24 e 25 ottobre 2020, tornerà in scena alla Fenice “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, nell’allestimento firmato dal regista Bepi Morassi con le scene e i costumi di Lauro Crisman e il light design di Andrea Benetello. Federico Maria Sardelli sarà alla testa dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice e di un doppio cast composto da Antonino Siragusa e Manuel Amati in alternanza nel ruolo del conte d’Almaviva, Omar Montanari e Marco Filippo Romano in quello di Bartolo, Josè Maria Lo Monaco e Laura Verrecchia in quello di Rosina, Simone Del Savio e Filippo Fontana in quello di Figaro; Andrea Patucelli sarà Basilio; Giovanna Donadini, Berta; William Corrò, Fiorello. Gli artisti del Coro Luca Ludovici e Nicola Nalesso completeranno la compagnia di canto alternandosi nel ruolo comprimario dell’ufficiale. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti, maestro al fortepiano Roberta Ferrari. 

La stagione dei concerti

La Stagione dei concerti comincerà a fine ottobre con Juraj Valčuhache, alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice, dirigerà “La mer” di Claude Debussy nell’orchestrazione di Maurice Ravel e i Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij: organici di quasi novanta elementi, dunque, grazie a un set scenografico inedito che consentirà ai professori d’orchestra di rispettare il distanziamento sociale. Nel mese di novembre sono in agenda il ritorno di Myung-Whun Chunge un concerto straordinario di Riccardo Muti.

Riccardo Muti in un concerto speciale

Riccardo Muti e il Teatro La Fenice festeggiano insieme le loro ‘nozze d’oro’ con un concerto straordinario che avrà luogo lunedì 23 novembre 2020. Il maestro dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini in un evento che cade a cinquant’anni esatti dalla sua prima apparizione a Venezia. Il programma musicale del concerto vedrà Muti misurarsi con due celeberrime pagine sinfoniche: la Sinfonia n. 3 in re maggiore d200 di Franz Schubert e la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal nuovo mondo” di Antonín Dvořák. Era l’estate del 1970 quando per la prima volta il direttore d’orchestra oggi forse più conosciuto nel mondo diresse l’Orchestra del Teatro La Fenice e il Coro Filarmonico di Praga nel Magnificat di Bach e nell’oratorio Cristo al Monte Oliveto di Beethoven. Indimenticabile il concerto del 14 dicembre 2003: fu proprio Muti a dirigere Orchestra e Coro nel concerto di riapertura del Teatro ricostruito.

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