Zelig torna in streaming. La più ricca palestra di cabaret ha scelto un nuovo percorso, si chiamerà Zelig Covid Edition e la vedremo sabato 30 maggio dalle 18 su www.native.it e sui profili facebook di Native e Zelig. Conduce Claudio Bisio, che ha detto, in una intervista al Corriere della Sera, che sua mamma è morta probabilmente per il Covid 19
Claudio Bisio torna alle origini, o quasi. Sarà lui sabato a condurre Zelig Covid Edition che vedremo il 30 maggio dalle 18 su www.native.it e sui profili facebook di Native e Zelig. In una intervista al Corriere della Sera ha ricordato la prima telefonata ricevuta dall'anima del locale di viale Monza Giancarlo Bozzo per l'inaugurazione del locale nel 1986. Un altro gli arrivò, sempre da Bozzo, dieci anni dopo per il decennale. Questa volta la storia si ripete ma in modo differente: intanto si raccoglieranno fondi e poi c'è stata una adesione eccezionale. Dal whatsapp di Bozzo alle duecento adesioni sono passate 24 ore. E molti si stanno aggiungendo. Claudio Bisio sarà nel locale deserto, Vanessa Incontrada cocondurrà dalla sua casa di Follonica. Si spera in un ridotto effetto nostalgia e nella rinascita di una fratellannza della risata che possa riportare il temoio del cabaret in televisione. E col pubblico.
La pandemia ha restituito a Bisio ritmi domestici che per il suo lavoro sono una rarità. Ha riconosciuto di arrivare da due anni frenetici e che questo stop è stato bello. Ma il covid gli ha portato via la mamma ultra novantenne. E' accaduto il 4 aprile e oltre al dolore della perdita c'è quello, che lo accomuna a sua sorella e a tutti i famigliari, di non sapere se è stato realmente il Covid 19 (tutto sul coronavirus) a portarsela via. D'accordo con la sorella hanno scelto di tenerla a casa e, come la situazione impone, non è stato possibile fare il funerale. Dolore e rabbia si fondono e chiude l'intervista con un attacco diretto al governatore Fontana e all'assesore Gallera: dice che può comprendere le difficoltà iniziali nella gestione della situazione ma non quando si persevera e loro due, a dire di Bisio, non solo hanno replicato gli errori ma non si sono neanche assunti le responsabilità. Dunque devono andare a casa.