Venezia 2019: Ad Astra, la recensione del film con Brad Pitt e Tommy Lee Jones

Spettacolo

Paolo Nizza

Brad Pitt è protagonista di Ad Astra, un'odissea dello spazio, alla ricerca del padre. In concorso alla Mostra del cinema di Venezia, un thriller fantascientifico ambientato nel futuro. Nel cast Tommy Lee Jones, Donald Sutherland e Liv Tyler.

In viaggio con Brad Pitt verso le stelle

"Per aspera ad astra". Questa frase latina significa "Attraverso le avversità, verso le stelle”. Ma le stelle, si sa, di solito stanno guardare. E in fondo quello che vediamo quando contempliamo la volta celeste, spesso è morto d migliaia di anni.  Osserviamo, quindi il passato, illudendoci che si tratti del futuro. Cosi Ad Astra, in concorso alla 76 mostra del cinema di Venezia, vede Brad Pitt nei panni del Maggiore Roy McBride, astronauta triste e anaffettivo.  Afferma di essere un uomo calmo, tranquillo. Il suo cuore non supera mai gli 80 battiti al minuto, anche nelle situazioni più pericolose ed estreme. Solo che Roy in realtà soffre di cupio dissolvi, percepisce gli esseri umani come distruttori di mondi.  Ma mentre è impegnato a guidare una squadra incaricata di localizzare forme di vita aliena, un improvviso sbalzo di corrente gli costa quasi la vita. Questo incidente è l'ultimo di una lunga serie di recenti catastrofi che si sono verificate sulla Terra, fra cui incendi e disastri aerei, provocati proprio da impennate elettriche causate da esplosioni radioattive. L'intelligence statunitense comprende che queste esplosioni sono il risultato di raggi cosmici emanati da esplosioni che si verificano nei pressi del pianeta Nettuno, sede del Progetto Lima, una vecchia missione a cui navicella spaziale è scomparsa nel nulla, sedici anni dopo il lancio. Il comandante del Progetto era il padre di Roy, H. Clifford McBride (Tommy Lee Jones), un astronauta leggendario disperso ormai da 16 anni. Anche Roy aveva solo 16 anni l'ultima volta che lo ha visto, ma continua a idolatrarlo. E quando i funzionari del governo americano comunicano al maggiore che suo padre è vivo e si trova ai confini del sistema solare, e che forse rappresenta una minaccia per il pianeta terra, Roy viene quindi incaricato di raggiungere il progetto Lima e scoprire le intenzioni di Clifford. Tuttavia il viaggio che prevede come tappe intermedie la luna e Marte in una vera e propria odissea nello spazio

Da Apocalypse Now a 2001 Odissea nello Spazio

Durante la visione di Ad Astra pare di sentire il ritornello di Space Oddity  di David Bowie: "For here am I sitting in a tin can. Far above the world. Planet Earth is blue.And there's nothing I can do".In fondo il protagonista del film è um maggiore, come il Major Tom della canzone Ma sono molteplici le citazioni presenti nella pellicola, peraltro confermate dal regista James Gray, A partire da Cuore di Tenebra, il romanzo di Conrad che ha ispirato Coppola per il suo capolavoro Apocalypse Now. Parimenti è facile scorgere atmosfere che rimandano a 2001 Odissea nello spazio, E oltre a Stanley Kubrick si può trovare una certa similitudine con la saga di Mad Max, nella battaglia tra Rover ambientata sulla Luna. Al netto di questo vortice di omaggi, Ad Astra resta comunque un originale viaggio interiore, intervallato da sequenze assai spettacolari che trasportano lo spettatore in un vortice di emozioni e vertigini. E infine Brad Pitt, bravo e misurato, troverà nello Spazio profondo, le risposte che cercava da una vita intera. E dopo viaggio lungo 79 giorni, 4 ore e 8 minuti a miliardi di chilometri di distanza da quella biglia blu chiama terra, Roy comprenderà il significato della parola vivere.

 

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