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Il traditore: le recensioni dei critici a Cannes 2019

Spettacolo

13 minuti di applausi per l’unico film italiano in concorso al 72° Festival del Cinema di Cannes: Il traditore di Marco Bellocchio

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Con un’accoglienza addirittura superiore alle attese, “Il traditore” di Marco Bellocchio ha entusiasmato il pubblico di Cannes, che gli ha riservato ben 13 minuti di applausi. La storia del primo pentito di mafia Tommaso Buscetta, interpretato da uno straordinario Pierfrancesco Favino, ha convinto tutti. Marco Bellocchio ha ricevuto una delle migliori risposte da parte del pubblico della 72esima edizione del Festival del Cinema di Cannes e si è detto davvero soddisfatto: «Vi devo davvero ringraziare di questa accoglienza, è stata un’esperienza meravigliosa» sono state le prime parole del regista. “Il traditore” è l’unico film italiano in corsa per la Palma d’Oro ed è uscito contemporaneamente in 350 sale italiane.

Il traditore: il fascino del male

Nonostante le polemiche sulla scelta di far uscire un film su Tommaso Buscetta il giorno dell’anniversario della strage di Capaci (23 maggio), la pellicola di Marco Bellocchio è un’importante testimonianza di un periodo doloroso della storia del nostro Paese. Il collaboratore di giustizia più famoso della storia italiana è un uomo affascinante, vanesio, con una personalità che attrae chiunque abbia a che fare con lui. Lo stesso regista si è detto affascinato dal personaggio ma “Il traditore” non è un film che celebra la mafia, anzi. Nella seconda parte del film la condanna è palese, i toni cambiano ed emerge l’antimafia con tutta la sua prepotenza.

Un cast eccezionale

A colpire pubblico e critica, fin dai primi trailer del film, è naturalmente l’interpretazione di Pierfrancesco Favino, uno degli attori più talentuosi e versatili del cinema italiano. Il suo Tommaso Buscetta è un mafioso dandy: dà ordini con la freddezza che solo un capomafia può avere ma poi si concede una vita quasi “semplice”. Lodi anche per Luigi Lo Cascio, che, dopo aver interpretato Peppino Impastato ne “I cento passi”, si è trovato stavolta a vestire i panni del pentito di mafia Totuccio Contorno. Il ruolo di Giovanni Falcone è stato interpretato da Fausto Russo Alesi, mentre la moglie di Buscetta ha il volto di Maria Fernanda Candido.

L’entusiasmo della critica

Le recensioni dopo la prima de “Il traditore” sono per lo più positive e c’è da dire che la critica è unanime nel lodare sia la regia di Bellocchio, attenta e al servizio della storia, che la prova attoriale dei protagonisti, da Pierfrancesco Favino a Luigi Lo Cascio. Su tutti, c’è da evidenziare che “Il traditore” è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI con la seguente motivazione: «Nel mettere in scena il “tradimento” di Tommaso Buscetta, Marco Bellocchio riscrive la grande tradizione del cinema civile italiano. Immergendosi nella psiche di un personaggio apparentemente lontanissimo dal suo lavoro, il regista crea un cortocircuito fra desiderio e realtà, obbedienza e rivolta, con un film lirico ed espressionista, caratterizzato da invenzioni formali visionarie, in grado di trasformare le tappe della via crucis del maxiprocesso in un grottesco teatro dei pupi. Bellocchio si conferma il più avventuroso e giovane dei cineasti italiani, firmando un film libero e generoso».