Morto Ray Lovelock, l'attore italiano aveva 67 anni

Spettacolo
L'attore italiano Ray Lovelock, scomparso all'età di 67 anni (foto: archivio La Presse)
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Protagonista di molti film e fiction sul piccolo e grande schermo, si è spento nella mattina del 10 novembre a Trevi, in provincia di Perugia. Da diverso tempo lottava contro un tumore 

È morto nella mattina del 10 novembre, a Trevi, l'attore e cantante italiano Ray Lovelock. L'artista, che come ha raccontato il fratello Andrea lottava da diversi mesi con un tumore, si è spento all'età di 67 anni. Lovelock ha girato moltissimi film e fiction per il grande e il piccolo schermo. Tra i più famosi "Cassandra Crossing" e polizieschi come "Uomini si nasce poliziotti si muore".

I funerali a Trevi

"Aveva un tumore che ha combattuto coraggiosamente - ha spiegato alla stampa il fratello Andrea - ma negli ultimi due mesi le sue condizioni si erano aggravate". I funerali si terranno l'11 novembre alle 14:30 nel Duomo di Trevi. L'attore italiano, di padre inglese, lascia la moglie Gioia, la figlia Francesca Romana, il nipotino Thomas e i fratelli Michael e Andrea. 

Il filone poliziesco

Ray Lovelock è nato a Roma il 19 giugno del 1950. Il nome e cognome stranieri erano dovuti alla nazionalità inglese del padre. All'età di 17 anni, nel 1967, a quello che allora era ancora un aspirante attore che aveva già lavorato come comparsa viene affidata la prima vera parte nel film western "Se sei vivo spara". Per la definitiva consacrazione dovrà attendere l'anno successivo. Nel 1968 viene scritturato per "Banditi a Milano", un dramma poliziesco diretto da Carlo Lizzani. Nello stesso periodo si dedica anche alla musica, cantando nel complesso del suo collega Tomas Milian, incidendo da solista per la CGD e componendo anche alcune canzoni per le colonne sonore dei film "Il delitto del diavolo (Le regine)" e "Uomini si nasce poliziotti si muore". Tra i suoi film più famosi, l'americano "Cassandra Crossing" del 1976, di George Pan Cosmatos. Appartiene a quello stesso periodo il filone poliziesco che lo vede protagonista in lungometraggi come "Squadra volante" del 1974, "Uomini si nasce poliziotti si muore" e "Pronto ad uccidere", entrambi del 1976.

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