Parigi, venduto per 535mila euro un libro di Marcel Proust

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La preziosa edizione de "La strada di Swann" battuta all'asta a Parigi (Getty Images)
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Un'edizione di pregio de "La strada di Swann" è stata battuta all'asta da Sotheby's. Il volume contiene lettere manoscritte del grande autore a Louis Brun, il primo proprietario

Una rarissima copia della prima edizione de "La strada di Swann" di Marcel Proust, è stata battuta all'asta alla cifra di 535mila euro. L'opera è stata acquistata da un anonimo compratore durante un'asta tenuta il 31 ottobre da Sotheby's a Parigi.

Una copia regalata da Proust

La gara per aggiudicarsi il prezioso volume, stimato dalla famosa casa d'aste 400mila euro, è andata ben oltre le più rosee aspettative dei venditori, che hanno visto le offerte salire vertiginosamente nello spazio di pochi minuti. Il libro, col titolo originale di "Du côté de chez Swann" è il primo volume di un'edizione limitata della monumentale "Alla ricerca del tempo perduto", stampata su carta giapponese imperiale. Quello che è stato considerato un vero e proprio tesoro per i bibliofili, è infatti una delle cinque copie di lusso numerate dall'editore parigino Grasset nel 1913. Si tratta della copia numero 5, che fu regalata da Proust a Louis Brun, impiegato dell'editore Grasset, per ringraziarlo della complicità nelle false entusiastiche recensioni apparse sulla stampa a proposito del romanzo.

Il precedente nel 1942

L'esemplare, battuto martedì da Sotheby's, era andato l'ultima volta all'asta nel 1942 da Drouot a Parigi, dove fu acquistato da Roland Saucier, direttore della libreria Gallimard. Il volume è poi rimasto di proprietà della sua famiglia fino alla morte del libraio nel 1994. All'interno del libro sono conservati anche alcuni documenti manoscritti dello stesso Proust da cui si è scoperta di recente la vicenda delle recensioni "comprate" dallo scrittore. Secondo quanto si è appreso dalle lettere conservate all'interno del volume Louis Brun avrebbe avuto un ruolo attivo in un sistema di promozione occulta dell'opera di Proust.

Il patto fra Proust e Brun

Brun avrebbe passato in segreto delle somme di denaro ad alcuni giornalisti dell'epoca affinché pubblicassero entusiastiche recensioni de "La strada di Swann". Proust non solo pagò di tasca sua quelle recensioni, ma, in alcuni casi, arrivò addirittura a scriverle di proprio pugno. Più precisamente lo scrittore preparava le recensioni per conto terzi e poi le faceva battere a macchina da Louis Brun affinché non ci fossero tracce della sua calligrafia. Proust pagò 300 franchi dell'epoca, nel 1913, affinché una recensione positiva del suo romanzo venisse pubblicata in prima pagina sul "Figaro", il quotidiano a cui lui stesso collaborava. Altri 660 franchi furono pagati per un'altra recensione entusiastica sul "Journal des Débats".

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