Primo tappeto rosso per un film d’azione dopo la strage in cui 12 persone sono rimaste uccise e decine ferite durante la proiezione dell’ultimo film di Batman. Norton: "Non c'è legame tra cinema e violenza"
Primo tappeto rosso per un film d’azione dopo la strage di Denver, in cui 12 persone sono rimaste uccise e decine ferite durante la proiezione dell’ultimo film di Batman. Sfilata di star dunque, ma con il pensiero alle vittime di Aurora, alla prima newyorchese di The Bourne Legacy, quarto capitolo della saga, che vede questa volta come protagonista Jeremy Renner e non più Matt Damon.
"Cerco di razionalizzare ogni cosa nella mia vita, come potremmo vivere serenamente se riflettessimo consciamente su cose come quella accaduta a Denver?" ha detto Renner, a margine dell'anteprima. Da Edward Norton invece un deciso rifiuto del presunto legame tra violenza e film d’azione: "Credo che cose terribili come questa accadano in vari tipi di contesto, non credo che all’improvviso sia colpa solo dei film, non mi sembra una conclusione razionale, per me le persone comuni non la pensano così, secondo me sono montature dei media, queste cose fanno notizia".
"Cerco di razionalizzare ogni cosa nella mia vita, come potremmo vivere serenamente se riflettessimo consciamente su cose come quella accaduta a Denver?" ha detto Renner, a margine dell'anteprima. Da Edward Norton invece un deciso rifiuto del presunto legame tra violenza e film d’azione: "Credo che cose terribili come questa accadano in vari tipi di contesto, non credo che all’improvviso sia colpa solo dei film, non mi sembra una conclusione razionale, per me le persone comuni non la pensano così, secondo me sono montature dei media, queste cose fanno notizia".