I Litfiba si ritrovano con “Stato libero”

Spettacolo
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Il gruppo che ha conquistato il pubblico negli anno 90 si riunisce “non per soldi, ma per affinità artistica”. Oggi nelle discoteche il nuovo disco con pezzi riarrangiati e due pezzi inediti. Album registrato nell’unico studio a impatto zero d’Italia


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"Non siamo tornati insieme per soldi. Ci siamo rimessi insieme per gusto musicale e umano. Facciamo rock, cosa che non è più così comune. Oggi si cerca il consenso del pubblico. E per noi questo è un grandissimo risultato. Siamo tornati per rimanere": parola di Piero Pelù nel giorno dell’uscita nei negozi di Stato Libero, l'atteso album della reunion dei Litfiba. Due cd, un concentrato delle cinque date primaverili andate sold out, durante le quali sono scivolate una dietro l'altra 24 canzoni del loro repertorio storico.
   
I brani sono stati completamente riarrangiati. Ma ci sono anche due inediti, “Sole nero” e “Barcollo”, prodotti dai Litfiba e registrati nell'unico studio a impatto zero d'Italia, O-Zone, e mixati a New York da Tim Palmer all'Electric Lady Studio. "Sono due canzoni scritte un po' in fretta - spiegano - Ci eravamo lasciati, dopodiché abbiamo avuto una bellissima sorpresa del pubblico, con sold out in tutte le sale dove abbiamo suonato, e richieste per tutta l'estate. Non ci siamo riuniti per soldi - ribadisce Pelù - , come i Police e decine di altri gruppi, con alterne fortune. Abbiamo anche fatto un tour all'estero, toccando Svizzera, Germania, Francia e Belgio, dove torneremo quest'estate".
   

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