In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Cosa sono le meteoriti? Le 4 cose da sapere

Scienze
Meteorite (Getty Images)

Maschile o femminile? Simili o diverse dagli asteroidi? Sono tante le curiosità riguardanti le meteoriti, che raccontano la storia del Sistema Solare. Ecco alcuni concetti chiave su queste “rocce spaziali”  

Condividi:

I corpi celesti che abitano l’universo, dentro o fuori dal Sistema Solare, sono numerosi e di diverso tipo. Tra questi figurano i meteoriti, spesso oggetto di confusione proprio a partire dal nome: il termine che descrive questi oggetti cosmici può essere infatti utilizzato sia al maschile che al femminile, sebbene la prima opzione sia probabilmente la più diffusa. Parlare di una meteorite è tuttavia utile a tracciarne l’origine, visto il legame con la parola da cui deriva: ‘meteora’. Ecco allora qualche informazione per avere un’idea più precisa sui (o sulle) meteoriti, a partire dalla formazione sino alle caratteristiche che differenziano questi oggetti dello spazio.

Meteore o meteoriti?

Come anticipato, il nome meteoriti si lega semanticamente a quello dato alle meteore. Ma perché esattamente? A separare i due concetti c’è infatti una sottigliezza. Secondo la Nasa, le “rocce spaziali” che vagano nello spazio, ovvero pezzi staccatisi dagli asteroidi definiti ‘meteoroidi’, vanno incontro a due possibili destini una volta diretti verso la Terra: qualora il corpo celeste prenda fuoco a contatto con l’atmosfera per via dell’alta velocità si parla di meteore, chiamate anche stelle cadenti, in modo un po’ fuorviante, a causa della luminosità. Al contrario, la meteorite è quell’oggetto che, resistendo e rimanendo intatta dopo il contatto con l’atmosfera terrestre, riesce ad atterrare sulla superficie del pianeta.

Meteoriti: come sono e perché sono preziosi

Rispetto a una classica roccia presente sulla Terra, un meteorite si contraddistingue per una sorta di bruciatura esterna, una crosta causata dalla fusione della superficie del sasso durante il passaggio attraverso l’atmosfera. Come specificato dalla Nasa, i meteoriti possono contenere importanti indizi utili a ricostruire la storia del Sistema Solare. Da questi sassi cosmici possono infatti essere estratte diverse informazioni, che vanno dalla composizione all’età, fino alle temperature raggiunte e gli impatti subiti in passato.

Quanti tipi di meteoriti esistono

Le meteoriti sono raggruppabili in tre categorie. Circa il 95% di questi corpi celesti sono di tipo roccioso, composti perlopiù da silicati e divisibili a loro volta in condriti e acondriti, a seconda della presenza (nel primo caso) al proprio interno dei condruli, piccolissime sfere formatesi nella nebulosa solare oltre 4 miliardi di anni fa. I meteoriti ferro-rocciosi sono invece formati in egual misura da metallo e silicati ma rappresentano soltanto il 2% del totale fin qui conosciuto. Infine, si definiscono ferrosi i meteoriti originati da pezzi della parte più interna degli asteroidi, ora composti di ferro e nichel e caratterizzati da un’alta densità. Raramente quest’ultimo tipo di corpi celesti è stato osservato durante la caduta sulla Terra: tuttavia, le caratteristiche delle meteoriti ferrose le rendono riconoscibili anche molto tempo dopo l’atterraggio, poiché resistenti agli eventi meteorologi e molto diverse dalle normali rocce terrestri.

La storia delle meteoriti sulla Terra

Fino a questo momento, le tracce più eclatanti della caduta di un meteorite sulla terra sono quelle lasciate a Chicxulub, in Messico, dove si trova, seppur sepolto, un enorme cratere da impatto vasto circa 300 chilometri che potrebbe essersi formato circa 65 milioni di anni fa. Il Cratere di Barringer, in Arizona, si è ottimamente preservato ed è oggi ancora visibile: creato circa 50.000 anni fa, dovrebbe essere stato generato in seguito all’impatto di una meteorite con un diametro di 50 metri. Ad oggi, dei 50.000 meteoriti individuati sulla Terra circa il 99,8% proviene da asteroidi: a contendersi la minuscola quantità rimanente sono Marte e la Luna, che vantano rispettivamente 60 e 80 rocce spaziali circa.