Nasce BERA il centro strategico per la ricerca Artica

In norvegese antico “bera” significa orsa, e in effetti il centro sorge in un’area appena fuori dal centro abitato di Longyearbyen, alle Svalbard, in un luogo che a tutti gli effetti è la casa degli orsi polari, dai quali qui ci si deve costantemente guardare le spalle. Katarzyna Stachniak vanta un’esperienza di ricerca sul campo di 10 anni a Spitsbergen, oltre ad aver trascorso presso la Stazione Polare Artica a Hornsund, come meteorologa specializzata, un intero anno dal 2018 al 2019. Ci ha raccontato quali sono le sfide del centro e perchè è sorto proprio a Longyearbyen: “Nel 2024 sette istituzioni scientifiche polacche hanno firmato un Accordo di Cooperazione all'interno del Centro per gli Studi Polari per creare un Centro Logistico e di Ricerca alle Svalbard, da chiamare BERA, che avesse l’obiettivo di diventare un centro logistico e gestionale per sostenere le spedizioni scientifiche polari polacche, nonché le numerose basi di ricerca sul campo a Spitsbergen”. Perché è considerato un polo strategico? Alle Svalbard, la cooperazione logistica fra team di ricerca riduce i costi e l'inquinamento ambientale, ottimizzando i trasporti e l'uso delle risorse. Lo stoccaggio di attrezzature direttamente sull'isola evita continui trasporti da e verso il continente. Inoltre, il Centro offre uno spazio per riunioni scientifiche e educative, favorendo la cooperazione internazionale. La maggior parte dei team di ricerca raggiunge l'Artico attraverso il porto e l'aeroporto di Longyearbyen, iniziando qui le disposizioni per il lavoro sul campo e svolgendo attività nella zona basandosi sul Centro BERA che può supportare la logistica del trasporto di materiali dalla Polonia a Spitsbergen e ritorno, lo stoccaggio di merci e la fornitura di strutture per le officine. Non solo, il centro può supportare l'educazione e il networking fornendo uno spazio per organizzare workshop e incontri e collaborare nel monitoraggio ambientale, nelle attività di ricerca sul campo e offrire accesso all'infrastruttura e alle attrezzature di ricerca. L'infrastruttura, ad esempio, consente il monitoraggio della criosfera, degli ecosistemi terrestri, della degradazione del permafrost e delle coste, nonché del mare nei fiordi e nelle acque circostanti. All'interno del Centro BERA, inoltre, è in fase di sviluppo una nuova struttura che consentirà il pretrattamento dei campioni raccolti per ridurne il volume e le dimensioni, eseguire analisi preliminari e prepararli per il trasporto . La volontà inoltre è quella di mantenere un’apertura verso tutti i team internazionali interessati alla cooperazione, specialmente i membri della rete Sios dato che BERA è registrato fra le infrastrutture del consorzio internazionale, il che significa che le 28 unità scientifiche dei 10 Paesi membri avranno accesso al centro. Il centro resta operativo in tutte le stagioni? Le Svalbard sono caratterizzate dalla notte polare che inizia a ottobre e dura fino a tutto febbraio, periodo in cui la mobilità e il lavoro sul campo sono limitati. La stagione di lavoro primaverile inizia ad aprile con condizioni di neve e ghiaccio sicure per gli spostamenti. La stagione di alta attività si estende da giugno a ottobre, periodo favorevole per i trasporti via acqua e il trekking. Il Centro quindi opera principalmente durante la stagione estiva , ma le sue strutture di stoccaggio sono disponibili tutto l'anno. Quali sono i problemi principali che vi trovate ad affrontare? La gestione amministrativa e la coordinazione internazionale rappresentano una sfida poiché le procedure possono essere lente rispetto alle necessità di azioni rapide. Tuttavia, l'esperienza e la cooperazione tra diversi team giocano un ruolo cruciale nel superare queste difficoltà. La scala organizzativa di una spedizione polare di diversi mesi o annuale varia notevolmente ma in ogni caso quello che serve sempre e risulta essenziale a livello di supporto per queste attività è un polo logistico che potesse rispondere alle esigenze di diversi gruppi scientifici che arrivano a Longyearbyen con una grande quantità di attrezzature e materiale di ricerca, centralizzando le operazioni di tali progetti nella città. Come stanno andando le cose per ora? Il Centro BERA è stato avviato in modalità di ‘test’ nell'aprile del 2024 e sta accumulando esperienza necessaria per affrontare al meglio le sfide future. Non dimentichiamoci che è un centro gestito dall'Università della Slesia a Katowice, una realtà che ha già organizzato 58 spedizioni polari e vede sul campo personale di grande esperienza: il responsabile di BERA, Dariusz Ignatiuk, lavora da quasi 20 anni nell'implementazione di ricerche sul campo alle Svalbard, con spedizioni regolari in primavera e spedizioni estive, a volte effettuate più volte all'anno.

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