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Axiom 3, rinviato a oggi il lancio di Walter Villadei. Cronaca da Canaveral

Scienze

Marta Meli

Tra 24 ore la finestra di lancio sarà leggermente anticipata: la partenza per lo spazio è ora fissata per le 22.49 di giovedì 18 gennaio

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“Domani è un altro giorno” diceva qualcuno. Per capire l’attitudine della Nasa nel fronteggiare gli imprevisti, basta andare nella toilette della sala stampa del Kennedy Space Centre, a Cape Canaveral. Schierati di fianco al lavandino ecco una fila di prodotti che ogni donna vorrebbe trovare mentre viaggia per lavoro: crema mani, crema corpo, profumo dalla fragranza tenue, una lacca fissante per capelli. Tutto quello che serve per affrontare un intoppo, come la perdita di un bagaglio o lo slittamento di una missione.

Il rinvio

Sono le 11.29 di mercoledi 17 gennaio quando, a circa cinque ore e mezzo dal lancio, la comunicazione di SpaceX annuncia il rinvio ufficiale di 24 ore della missione Ax-3 per controlli ulteriori al veicolo. In sala stampa si leva un brusio. Come reagire a questo imprevisto? Così come gli astronauti in quarantena si dicono tranquilli e fanno ripartire il loro conto alla rovescia, anche i giornalisti si riorganizzano.

Il nuovo orario

Innanzitutto le informazioni essenziali. Bisogna raccontare che tra 24 ore la finestra di lancio sarà leggermente anticipata, e che la partenza per lo spazio è ora fissata per le 22.49 di giovedì 18 gennaio. E poi spiegare che in questo tipo di missioni i ritardi sono all’ordine del giorno, soprattutto quando c’è di mezzo il fattore umano. Servono a ridurre al minimo i rischi. Nel frattempo sul tabellone del prato davanti alla sala stampa il conto alla rovescia è stato fermato e rimpiazzato dalla foto dei quattro astronauti, L’italiano Walter Villadei, lo spagnolo naturalizzato americano Michael-Lopez Allegria, il turco Alper Gezeravci e lo svedese Marcus Wandt. Una squadra formatasi in 8 mesi di serrati allenamenti, tra SpaceX in California e la Nasa a Houston, in Texas.

La missione

La missione prevede che i 4 restino per cica 14 giorni a bordo della Stazione spaziale internazionale, con un fitto programma di attività ed esperimenti. Obiettivo: imparare a vivere e lavorare nello spazio, usando il tempo a disposizione per adattarsi alla microgravità e studiarne gli effetti sul corpo e sulla mente. Ma anche sugli oggetti che li circondano e sui materiali che possono aiutarli a vivere meglio. Obiettivo: prepararsi ad andare oltre, più lontano, verso la Luna e Marte. Ma anche costruire una nuova stazione commerciale in orbita attorno alla Terra entro il 2030 al posto della ISS. Il futuro a Cape Canaveral è già cominciato. E domani è un altro giorno.

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