Comincerà alle 3.34 ora italiana un fenomeno spettacolare che si verifica mediamente ogni 10 anni. Sarà visibile dal vivo solo in un’area relativamente ridotta del pianeta, ma per i meno fortunati sarà possibile ammirarla in streaming
Il 20 aprile, per gli appassionati di astronomia e non solo, sarà possibile assistere a un evento più unico che raro. Alle 3.34 ora italiana si verificherà la prima eclissi solare del 2023 e non sarà un eclissi “qualsiasi”. Si tratterà, infatti, di una rarissima eclissi solare ibrida, un fenomeno che si verifica più o meno ogni 10 anni. Sarà visibile dal vivo solo in un’area relativamente ridotta del pianeta; tra i più fortunati gli abitanti di alcuni Stati Oceanici.
Le eclissi più rare in assoluto
Le eclissi solari ibride sono le più rare in assoluto e combinano tre tipologie di eclissi solari: quella parziale, dove il passaggio della Luna oscura solo uno spicchio del sole; quella anulare in cui il nostro satellite oscura l’intero disco solare tranne un anello esterno, il celebre “anello di fuoco”; e quella totale in cui il Sole viene totalmente eclissato. In particolare, l'eclissi solare ibrida si verifica quando l'eclissi cambia da anulare a totale e torna poi indietro (quindi da totale ad anulare), in base al punto geografico da cui viene osservata e alla posizione del nostro satellite.
Quando inizia e dove vedere il punto massimo
Come spiegato dal sito Timeanddate, l’eclissi parziale comincerà alle 3.34 (ore italiane), quella totale alle 4.37, mentre il punto massimo dell’eclissi si raggiungerà alle 6.16 e terminerà alle 8.59, ma sarà visibile solo in Australia, Repubblica Democratica di Timor Est, Indonesia, Indie orientali, Filippine e Nuova Zelanda. La durata complessiva dell’eclissi solare ibrida sarà di 199 minuti, ad ammirare la fase più spettacolare del fenomeno - l’anulare o la totale - sarà, però, solo lo 0,004% della popolazione mondiale, circa 375mila persone. Per chi è in Italia sarà comune possibile ammirarla nella diretta streaming di Timeanddate, in collaborazione con il Perth Observatory.