Esperto in robotica, nel 2017, anno in cui gli è stata diagnosticata la stessa patologia neurodegenerativa di cui era affetto il fisico Stephen Hawking, ha deciso di affidarsi alla tecnologia, per cambiare il suo destino
Peter Scott-Morgan, 62 anni, di Torquay (Regno Unito), è pronto a diventare il cyborg umano più avanzato al mondo.
Esperto in robotica e affetto dalla malattia del motoneurone, (MND), nel 2017, anno in cui gli è stata diagnosticata la stessa patologia neurodegenerativa di cui soffriva il fisico Stephen Hawking, ha deciso di affidarsi alla tecnologia, per cambiare il suo destino.
Per superare i limiti imposti dalla sua disabilità, Peter ha intrapreso un lungo percorso per diventare un vero e proprio cyborg. Negli ultimi anni è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici: ha "riposizionato" il suo stomaco per evitare di aver bisogno di aiuto per mangiare e ha rinunciato alla sua voce per usarne una digitale.
L’obiettivo di “Peter 2.0” è quello di riuscire a camminare usando un esoscheletro e utilizzare un avatar animato guidato dal movimento oculare per parlare e replicare l’espressività del volto tramite lo schermo di un computer.
"Peter: The Human Cyborg”: documentario di Channel 4
Peter è il protagonista di un documentario di Channel 4, che andrà in onda la prossima settimana: "Peter: The Human Cyborg". "Immaginalo come un esperimento scientifico", spiega Peter Scott-Morgan durante il programma. "Questo è il territorio dei cyborg, e io intendo essere una cavia umana per vedere fino a che punto possiamo trasformare la fantascienza in realtà”, precisa.
Il documentario, girato in due anni, ripercorre la storia di Peter, dalla diagnosi della grave patologia ad oggi.
Nel programma, “Peter 2.0” spiega di aver intuito che qualcosa non andava quando, dopo esser uscito dalla vasca da bagno, aveva notato di non riuscire a scuotere il piede per scrollare l'acqua.
"Dopo una serie di test mi è stata diagnosticata una malattia del motoneurone, una patologia orribile e crudele”, precisa Peter, che ha potuto contare negli ultimi anni sul supporto del suo compagno Francis.
Obiettivo: diventare l’organismo cibernetico umano più avanzato al mondo
Ora Peter ha un obiettivo grande quasi quanto il suo coraggio: vuole diventare "l'organismo cibernetico umano più avanzato mai creato in 13,8 miliardi di anni" e spera che il suo percorso possa essere d'esempio per altre persone affette da MND. "Fin dall'inizio, io e Francis abbiamo sempre saputo che questo era un viaggio. Non solo per noi, ma anche per tutti quelli che si sentono intrappolati nel proprio corpo", precisa Peter. "Va bene avere paura, è una cosa da essere umani. Ma ognuno di noi può essere molto più forte di quanto abbiamo mai creduto. Possiamo combattere le nostre paure e il progresso accelererà”, conclude “Peter 2.0”.