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Presentata coppia di lander italiani per analizzare i fondali marini

Scienze
La camera bentica Ada N. durante la messa a mare e in attività sul fondale di Panarea (Cnr)

Amerigo e Ada N. sono due nuovi strumenti realizzati dagli istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche: potranno raccogliere campioni e misurare i flussi di sostanze anche a profondità elevate 

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Anche l’Italia ha i propri lander automatici in grado di muoversi autonomamente sul fondale marino. Due istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), il Cnr-Irbim di Ancona e il Cnr-Imm di Bologna, hanno realizzato e recentemente presentato Amerigo e Ada N., dispositivi che potranno raccogliere campioni a profondità elevate e misurare i flussi di sostanze assorbite o rilasciate dal fondale marino. I due lander sono stati descritti in una ricerca pubblicata sulla rivista Sensors.

Amerigo, fino a 6000 metri senza cavi o sommozzatori

Il lander Amerigo rappresenta per l’Italia un prototipo unico, in grado di raggiungere una profondità massima di 6.000 metri. Il robot utilizza tre camere bentiche per “misurare la quantità di sostanze disciolte rilasciate o assorbite dal fondale che possono essere utilizzate dai microrganismi marini come nutrienti”, ma anche gas disciolti o sostanze inquinanti quali metalli, farmaci e pesticidi, come spiegato da Federico Spagnoli del Cnr-Irbim. Amerigo può risalire in superficie senza affidarsi a cavi o sommozzatori e grazie alla propria struttura modulare è adatto a ospitare vari strumenti, che possono cambiare a seconda del tipo di ricerca o dell’ambiente da perlustrare. Dopo essere stato rilasciato dalla nave appoggio, il lander scende a velocità costante verso il fondale; successivamente “rilascia delle zavorre e riemerge grazie alle boe sovrastanti. In superficie il lander viene localizzato grazie a tre sistemi di posizionamento: il flash, la radio e il GPS, e quindi recuperato a bordo”, precisa Spagnoli. 

Ada N. per ricerche veloci e a budget ridotto

Ada N. prende invece il proprio nome dalla prima donna sindaco (nel comune di Massa Fermana) del dopoguerra, Ada Natali. Si tratta di una camera bentica automatica, più leggera rispetto ad Amerigo, che può essere facilmente utilizzata fino a una profondità di 200 metri per misurare i “flussi bentici in aree di piattaforma continentale”, si legge in una nota del Cnr. Contrariamente al primo lander, Ada N. necessita una cima che serve per calare lo strumento sul fondale e per il recupero, ma anche per segnalarne la posizione. All’occorrenza Ada N. può essere alloggiata su Amerigo e si presta a ricerche veloci che non possono contare su grandi budget. Entrambi i lander sono già stati utilizzati in diversi ambiti: Amerigo, come spiega Spagnoli, “per determinare in particolare i flussi di metalli pesanti inquinanti, rilasciati dal sedimento nei fondali dell’Adriatico settentrionale” nel progetto europeo Perseus. Ada N. è servita invece a “determinare i rilasci di inquinanti sui fondali di aree portuali interessate dal dragaggio di fanghi”, ma anche per analizzare “i flussi di gas e fluidi idrotermali in aree vulcaniche sottomarine”.