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Il satellite Flex monitorerà la salute della vegetazione dallo spazio

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Lo spettrometro Floris, ideato dall’azienda italiana Leonardo, permetterà al veicolo spaziale di valutare l’intensità della fosforescenza emessa dalle piante durante la fotosintesi 

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Con un contratto dal valore complessivo di 150 milioni di euro, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha scelto la multinazionale Thales Alenia Space per guidare la missione Flex (Fluorescence Explorer), il cui scopo è utilizzare un satellite per misurare la capacità delle piante della Terra di rifornirsi di energia tramite la fotosintesi clorofilliana, il processo che trasforma l’anidride carbonica in carboidrati e ossigeno. Per raggiungere l’obiettivo, sul veicolo spaziale è stato montato ‘Floris’, un innovativo spettrometro a immagini ad alta risoluzione capace non solo di mappare la vegetazione, ma anche di valutare il suo stato di salute. L’indice che lo strumento utilizza per valutare quest’ultimo parametro è l’intensità della fluorescenza rossastra emessa dalle piante durante la fotosintesi, del tutto impercettibile a occhio nudo. Al termine della missione, i dati raccolti da Floris consentiranno di ottenere una migliore comprensione del passaggio di carbonio dalle piante all’atmosfera.
Il lancio del satellite è previsto per il 2023 con un razzo Vega.

Il ruolo dell’Italia nel progetto

In seguito al lancio, Flex orbiterà in coppia con uno dei satelliti Sentinel-3, parte integrante del programma Copernicus, coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea e dalla Commissione Europea. Lo spettrometro Floris è stato ideato e realizzato da un consorzio di industrie europee guidato da Leonardo, società italiana attiva nel settore aerospaziale, il cui partner principale è l’azienda tedesca Ohb System Ag.

Gli accordi tra Esa e Thales Alenia Space

"Il programma Flex riflette il forte impegno profuso nei programmi ambientali", afferma Marc Herri Serre, responsabile del settore Osservazione e Scienza della Thales Alenia Space in Francia. Oltre all’accordo con cui si impegna a guidare la missione Flex, la multinazionale ne ha siglato un altro di novazione per integrare il contratto che l’Esa aveva assegnato nel 2016 al gruppo Leonardo per sviluppare lo strumento Floris. Il sistema di propulsione del satellite sarà sviluppato nel Regno Unito, dove avverranno anche l’assemblaggio, l’integrazione e i successivi test. In Spagna, Thales Alenia Space fornirà il sottosistema di radiofrequenza, compresi i transponder a banda X. La compagnia svizzera Ruag contribuirà alla progettazione e alla produzione della piattaforma.