Lucciole, gli scintillii avvisano i predatori del loro cattivo sapore
ScienzeUna ricerca, condotta dal biologo Barber della Boise State University e il suo team, ha verificato l’ambivalenza funzionale del tipico chiarore emesso dai piccoli coleotteri
Le lucciole sono dei piccoli coleotteri noti per la particolare luce da loro emessa, la cui funzione principale è quella di attirare il partner, durante la fase di corteggiamento.
Barber, un biologo della Boise State University, mentre era impegnato nello studio dei pipistrelli ai tropici, ha notato che questi animali coabitavano pacificamente con un grande numero di piccoli insetti. Solitamente questi mammiferi sono dei cacciatori feroci che difficilmente vengono circondati da delle possibili prede. Gli esemplari femmina, per esempio, nel periodo dell’allattamento necessitano di una quantità di insetti pari al proprio peso per soddisfare il fabbisogno energetico.
Barber ha così dedotto che, probabilmente, le lucciole utilizzano la loro luce, non solo per emettere un segnale amoroso, ma anche per avvertire i predatori di non essere un buon boccone.
Verifica dell’ipotesi
In uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, Barber e i suoi colleghi hanno forzato l’incontro tra le comuni lucciole orientali, Photinus pyralis, e dei pipistrelli provenienti dagli Stati Uniti occidentali, che non avevano mai conosciuto quel piccolo insetto. Gli animali, rinchiusi in una stanza buia, sono stati costretti alla convivenza per un lasso di tempo di quattro giorni. Durante la prima giornata tutti i cacciatori hanno addentato una preda, ma l’hanno rilasciata prontamente. Dopo il primo assaggio, i predatori hanno interrotto l’attacco nei confronti delle lucciole, identificando la loro luce come un chiaro segnale del loro cattivo gusto. Da allora, non hanno più cercato di soddisfare il proprio appetito con gli scintillanti coleotteri.
Le lucciole sono tossiche
Per compiere un’analisi più approfondita, i ricercatori hanno dipinto le lucciole, applicando con cura delle pennellate al fine di bloccarne l’emissione luminosa. I pipistrelli, in assenza della tipica luce, non sono riusciti a identificare prontamente il pericolo, addentando nuovamente i coleotteri.
Nonostante questi piccoli insetti possano sembrare delle creature innocue e affascinanti, sono in realtà piuttosto tossici. A confermarlo è la testimonianza di Marc A. Branham, coautore della ricerca, che studia il comportamento degli insetti presso l’università della Florida. L’esperto ha testato in prima persona lo sgradevole gusto delle lucciole quando, per evitare la loro fuga, è stato costretto a tenerne alcune tra le labbra.
Questo studio è il primo test che verifica l’ambivalenza funzionale della tipica luce emessa dai piccoli coleotteri.