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Un mondo in fiamme: gli incendi visti dai satelliti della NASA

Scienze
Foto di archivio (Getty Images)

Il satellite Worldwiew è in grado di fornire una panoramica quasi in tempo reale dei fuochi che divampano in tutto il Pianeta. La maggior parte si concentra in Africa, ma ce ne sono molti anche in America e Australia 

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Osservando le immagini scattate dal satellite Worldwiew della NASA, sembra che tutta la Terra stia andando a fuoco. I punti rossi presenti nelle foto realizzate dallo spazio indicano le aree in cui vengono rilevati degli incendi in corso. Pur scoppiando anche in Europa e in Italia, la maggior parte sono localizzati in Africa e sono probabilmente causati dagli agricoltori per fertilizzare il terreno e ripulirlo dalle piante infestanti. Non si tratta però di un metodo molto sicuro, poiché il fumo prodotto dal fuoco riduce la qualità dell’aria.
In altre zone, come in Nord America, avvengono molti incendi boschivi. Anche nella parte meridionale del continente, specialmente in Cile, se ne sono verificati moltissimi nel corso dell’anno. Uno studio condotto dalla Montana State University ha scoperto che, oltre alla bassa umidità, forti venti e temperature estreme, un altro fattore che può causare questa tipologia di incendi è la siccità.

Fiamme incontrollabili

In Brasile ci sono sia incendi boschivi che altri causati dall’uomo per ripulire i campi dai resti del raccolto dell’anno precedente. Vengono anche usati durante i periodi secchi per deforestare alcune zone adibirle a terreni dedicati al pascolo o ad altre attività agricole. Questa tipologia di roghi è però difficile da controllare a causa del clima secco e caldo e dei venti che possono spingere lontano le fiamme. Secondo il sito Global Fire Watch ci sono ben 30.964 avvisi di pericolo incendio in tutto il globo.

La stagione degli incendi è sempre più lunga

Anche in Australia i fuochi boschivi non mancano e nelle zone più remote ne possono divampare alcuni di notevole estensione. Le estati australiane diventano ogni anno sempre più calde e secche e di conseguenza aumenta la lunghezza della stagione degli incendi, che ormai si è prolungata di almeno due mesi e termina all’inizio del periodo invernale. Secondo l’Australian Bureau of Meteorology, il periodo tra gennaio e giugno del 2018 è stato il più caldo del Nuovo Galles del Sud dal 1910.
Il sistema EOSDIS (Earth Observing System Data and Information System) Worldwiew della NASA è in grado di interagire attivamente con oltre 700 immagini della Terra. Molte delle foto disponibili vengono caricate tre ore dopo l’osservazione, mostrando le condizioni del pianeta quasi in tempo reale.