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Scoperto un pianeta "mostro" grande come Giove

Scienze
Rappresentazione artistica del pianeta NGTS-1b e della sua stella madre (foto: Università di Warwick)

Si tratta di un mondo alieno che orbita intorno ad una stella grande la metà del Sole. Battezzato "NGTS-1b", è descritto in uno studio su "Monthly Notices of the Royal Astronomical Society"

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Un "mostro" cosmico delle dimensioni di Giove è stato individuato dagli astronomi e fa salire a oltre tremila il numero di pianeti che popolano il cielo. Battezzato "NGTS-1b", lo studio relativo è in fase di pubblicazione sulla rivista "Monthly Notices of the Royal Astronomical Society". In base alla teoria corrente sulla formazione dei pianeti, NGTS-1b, che orbita intorno ad una stella grande la metà del Sole, non dovrebbe esistere. Ecco perché la sua scoperta rappresenta un vero rompicapo per gli esperti.

Un pianeta che non dovrebbe esistere

Stando all’attuale teoria sulla formazione dei pianeti, NGTS-1b non dovrebbe esistere. Si tratta di un "mostro" cosmico delle dimensioni di Giove, distante 600 anni luce, che orbita in poco più di due giorni e mezzo attorno a una stella madre di taglia ridotta. Per gli astronomi non è ancora chiaro come una stella tanto piccola possa aver attirato una quantità di materiale così grande da formare un pianeta enorme a distanza ravvicinata. La stella è una Nana rossa, una delle più comuni del nostro universo. "Prima di questa scoperta – ha spiegato a "Cbs News" Daniel Bayliss del gruppo di astronomia e astrofisica dell’università di Warwick e autrice principale dello studio – si riteneva che questo tipo di stelle potesse generare pianeti di dimensioni ridotte. Ed è questo il motivo per cui è stata una sorpresa scoprire questo pianeta". Gli astronomi hanno soprannominato NGTS-1b "Giove caldo" poiché la vicinanza alla sua stella madre - 3% della distanza tra la Terra e il Sole – fa sì che la sua temperatura superficiale sia di circa 530 gradi. La sua dimensione è pressoché la stessa di Giove, con una massa del 20% in meno. "Forse – ha continuato l’autrice – siamo stati semplicemente fortunati a scoprire qualcosa di molto raro. Oppure è possibile che non sia così raro e allora bisogna ripensare a come i pianeti si sono sviluppati. Magari la loro formazione potrebbe essere molto più semplice di quanto pensassimo".  

Alla scoperta di nuovi pianeti

NGTS-1b è il primo pianeta ad essere stato individuato grazie ad una rete di 12 telescopi di nuova generazione situati nel deserto di Atacama, in Cile, centro nevralgico del programma "The Next-Generation Transit Survey" (NGTS) dell'Osservatorio europeo meridionale (Eso). Il "mostro cosmico" è stato localizzato analizzando la diminuzione della luce emessa dalla sua stella madre, dovuta al transito ravvicinato del suo pianeta, che provoca piccole e brevi eclissi. Secondo gli autori dello studio, questa scoperta aprirebbe la strada a scenari interessanti. Per Peter Wheatley, uno degli scopritori, siccome la stella madre di NGTS-1b è assai comune nell’universo, è probabile che esistano molti altri pianeti giganti. Sarà compito degli astronomi provare a individuarli in futuro.