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Giornata mondiale contro l’ictus: le nuove linee guida per la prevenzione

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Stili di vita sani, come un’alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e controlli medici, sono essenziali per prevenire l’ictus. Le nuove linee guida dell’American stroke association, aggiornate per la Giornata mondiale contro l’ictus, sottolineano l'importanza della prevenzione e del supporto sociale, con raccomandazioni specifiche per le donne

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Stili di vita sani come un’alimentazione bilanciata, l’attività fisica regolare, smettere di fumare e i controlli medici di routine aiutano a ridurre i fattori di rischio per l’ictus, una delle principali cause di disabilità, mortalità e demenza negli adulti. La prevenzione resta l’arma più efficace per contrastare questa malattia cerebrovascolare acuta, che può causare danni neurologici permanenti. Ed è proprio su questo aspetto che si concentrano le nuove linee guida dell’American stroke association, aggiornate in vista della Giornata mondiale contro l’ictus 2024, che si celebra il 29 ottobre.

Il tema della giornata mondiale 2024

Quest’anno, con il tema #GreaterThanStroke, la giornata mira a sensibilizzare la popolazione su come l’ictus possa essere prevenuto e superato attraverso una maggiore consapevolezza e il supporto collettivo. Anche in Italia, l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce. Italia odv) adotta il messaggio, sottolineando l’importanza di un’azione coordinata, perché si può essere “più forti dell’ictus” con il gioco di squadra.

Le nuove linee guida

L’aggiornamento delle linee guida “consigli per la prevenzione primaria dell’ictus” sostituisce le raccomandazioni rilasciate nel 2014 e punta alla prevenzione primaria dell’ictus attraverso nuove raccomandazioni basate su evidenze scientifiche, che mirano a promuovere la salute cerebrale e a prevenire l’evento neurologico durante tutto il corso della vita. Tra le indicazioni principali troviamo l’identificazione e la gestione tempestiva dei fattori di rischio, come ipertensione, colesterolo elevato, sovrappeso, obesità e iperglicemia. Questi fattori, se non rilevati e trattati in tempo tramite visite mediche ed esami del sangue, possono provocare danni alle arterie, al cervello e al cuore, aumentando il rischio di ictus e di altre malattie cardiovascolari. La prevenzione dovrebbe quindi iniziare presto, educando le persone a prendersi cura della propria salute sin da giovani e promuovendo screening regolari.

8 “pillole” di salute cardiovascolare

Le linee guida sintetizzano le azioni preventive in otto semplici “pillole” di salute cardiovascolare: adottare un’alimentazione sana, fare attività fisica regolarmente, smettere di fumare, dormire bene e a sufficienza, mantenere un peso nella norma, monitorare colesterolo e glicemia e gestire la pressione sanguigna. Una particolare attenzione viene posta alla dieta mediterranea, riconosciuta come efficace nella riduzione del rischio di ictus, soprattutto se integrata con noci e olio d’oliva. Anche l’attività fisica è centrale: viene raccomandato di svolgere almeno 150 minuti di esercizio aerobico moderato o 75 minuti di attività aerobica intensa a settimana (o una combinazione di entrambe).

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I determinanti sociali della salute

Il nuovo aggiornamento delle linee guida evidenzia anche che la prevenzione dell’ictus non si limita al controllo della pressione arteriosa, del colesterolo e della glicemia. Diventa sempre più rilevante considerare anche i fattori sociali che influenzano la salute. Elementi come il livello di istruzione, la stabilità economica e lavorativa, e l’accesso alle terapie che possono proteggere dai fattori di rischio influenzano significativamente il rischio di ictus. È fondamentale che le cure preventive siano facilmente accessibili a chi ne ha bisogno e che si promuova un ambiente che supporti stili di vita salutari, riducendo così i rischi per la salute.

Nuove raccomandazioni specifiche per le donne

Infine, un focus specifico delle nuove linee guida è dedicato ad alcune nuove raccomandazioni specifiche di genere. Per le donne, il cui rischio di ictus richiede un monitoraggio attento soprattutto in caso di uso di contraccettivi orali, ipertensione in gravidanza, parti prematuri o condizioni, come endometriosi e menopausa precoce. “Dall’ultimo aggiornamento, che risale a dieci anni fa, sono state fatte nuove scoperte. Comprendere quali persone sono a maggior rischio di ictus e fornire supporto per preservare la salute del cuore e del cervello può aiutare a prevenire questo evento”, ha sottolineato Cheryl Bushnell, della Wake Forest University School of Medicine di Winston-Salem, in North Carolina, prima firmataria dell’aggiornamento delle linee guida.

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