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Covid, Gimbe: campagna vaccinale al palo, coperto solo 7,4% over 80

Salute e Benessere
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"Al 30 novembre sono state somministrate 1.042.541 dosi così suddivise: 190.467 (18,3% del totale) agli under 60 anni, 183.901 (17,6%) alla fascia 60-69 anni, 327.340 (31,4%) alla fascia 70-79 anni e 340.833 (32,7%) agli over 80", il report

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Non sono buoni i dati sulle vaccinazioni anti Covid. La campagna vaccinale "è al palo soprattutto per gli anziani e i fragili: negli over 80, la fascia di età più suscettibile a ricoveri e decessi, si è arrivati a coprire il 7,4% della popolazione con intervalli che vanno dallo 0% dell’Abruzzo al 17% della Toscana". Lo sottolinea il report della Fondazione Gimbe con il monitoraggio della situazione Covid in Italia. (COVID IN ITALIA E NEL MONDO: LE  ULTIME NEWS)

Il monitoraggio

"Al 30 novembre sono state somministrate 1.042.541 dosi così suddivise: 190.467 (18,3% del totale) agli under 60 anni, 183.901 (17,6%) alla fascia 60-69 anni, 327.340 (31,4%) alla fascia 70-79 anni e 340.833 (32,7%) agli over 80"  fotografa il report. "La media mobile a 7 giorni è pari a 23.854 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 27.380 della settimana precedente (-12,9%). Il tasso di copertura nazionale per gli over 60 è del 4,9% (dallo 0% dell’Abruzzo al 12% della Toscana", si legge. "Nonostante le raccomandazioni del Ministero della Salute – rimarca il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta– i tassi di copertura negli over 60, ed in particolare negli over 80, rimangono molto bassi a livello nazionale e prossimi allo zero in quasi tutte le Regioni del Sud. Con un numero di somministrazioni che, invece di aumentare, si riduce". 

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Le problematiche

Alle diverse problematiche si sono aggiunti vari problemi logistico-organizzativi: ritardo nella consegna e distribuzione capillare dei vaccini, insufficiente e tardivo coinvolgimento di farmacie e medici di medicina generale, mancata attivazione della chiamata attiva dei pazienti a rischio, difficoltà tecniche dei portali web di prenotazione: "Con la tragica conseguenza - ha concluso - che l’attuale incremento della circolazione virale viene a coincidere con il progressivo declino della copertura immunitaria in un numero sempre più elevato di anziani e fragili, aumentando inesorabilmente ricoveri ordinari e decessi".

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I medici di famiglia: "Sì a Open day vaccinale"

Bisogna potenziare la campagna vaccinale anti Covid, ma serve "coinvolgere i medici di famiglia che possono aiutare i loro pazienti a vincere la stanchezza vaccinale che limita l'adesione. Senza questo, una giornata dedicata all'immunizzazione contro il Covid può raggiungere solo quel 25% di popolazione già convinta a farla, ma che ha avuto poche opportunità per le difficoltà organizzative e di distribuzione delle dosi, che ci sono state durante la campagna", ha detto all'Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), in merito all'ipotesi di un Open day vaccinale.

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