L’innovazione al servizio delle disabilità: Sanofi e il contest Make to Care
La settima edizione del contest di Sanofi Make to Care ha premiato due progetti che si sono distinti per il loro contributo innovativo nel supportare i pazienti disabili. Si tratta di ARGO, dispositivo progettato per aumentare l’autonomia dei nuotatori con disabilità visiva e DIGICOG-MS, un’applicazione digitale pensata per l’autovalutazione e il monitoraggio delle funzioni cognitive di chi convive con la sclerosi multipla
L’innovazione a supporto delle disabilità. È il risultato raggiunto dai progetti vincitori dell’ultima edizione di Make to Care, contest promosso da Sanofi per supportare progetti e start-up che hanno come obiettivo migliorare la vita di chi vive con una disabilità e dei loro caregiver. Le soluzioni premiate nell’edizione 2022 sono ARGO e DIGICOG-MS. Il primo è un dispositivo progettato per aumentare l’autonomia dei nuotatori con disabilità visiva, la seconda è un’App per autovalutare e monitorare le funzioni cognitive di chi convive con la sclerosi multipla. La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso 30 novembre al Palazzo delle Esposizioni di Roma. I progetti vincitori sono stati premiati da una giuria composta da esponenti del mondo delle istituzioni, della sanità e del giornalismo, presieduta da Gian Paolo Montali, Direttore Generale Ryder Cup Golf 2022 e nel comitato organizzatore dell’Open d’Italia di Golf Disabili.
ARGO, un dispositivo per aiutare i nuotatori con disabilità visiva
ARGO nasce nel 2021, all’interno del laboratorio misto di prodotto e comunicazione del Corso di Laurea Magistrale in Design dell’Università IUAV di Venezia e dal lavoro congiunto di Sara Labidi, Giuseppe Campanale e Daniela Bigon. È composto da un laser e da una fotocellula – da posizionare sui bordi opposti della piscina – capaci di rilevare i movimenti del nuotatore e il suo orientamento in vasca e da un dispositivo indossabile dalla forma ergonomica, agganciato ai normali occhialini da nuoto e fissato sul retro della nuca. ARGO comunica con chi nuota attraverso tre piccoli motori che, tramite vibrazioni di diversa intensità diversa, gli segnalano la fine della corsia e lo avvisano dell’approssimarsi al bordo e della presenza di ostacoli, come i galleggianti, diminuendo così il rischio che si ferisca.
DIGICOG-MS, un’App per monitorare le funzioni cognitive dei pazienti con sclerosi multipla
DIGICOG-MS nasce invece nel marzo del 2020, a Genova, da un’idea di Jessica Podda, ricercatrice FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla). Parte da una riflessione sulle conseguenze negative del lockdown da Covid-19 sui pazienti affetti sclerosi multipla, che hanno dovuto fare i conti con una drastica riduzione dell’assistenza. L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) stima che nel solo Servizio di Riabilitazione della Regione Liguria, nei momenti di maggior criticità dell’emergenza pandemica, circa il 50% dei servizi socio-sanitari sia stato sospeso e che due persone su tre non abbiano ricevuto un’assistenza domiciliare adeguata. Si è cercato quindi ridurre la distanza fisica imposta ai pazienti per evitare il contagio, sviluppando un sistema tecnologico che potesse supportarli nella valutazione delle proprie funzioni cognitive e nella riabilitazione a distanza. L’app ha digitalizzato i test cognitivi più utilizzati, generalmente proposti in formato cartaceo. Due le modalità di autovalutazione a servizio del paziente: autonoma e supervisionata da remoto da un clinico. DIGICOG-MS è pensato anche come supporto al medico: l’app aiuta i professionisti nelle fasi di valutazione, interpretazione dei risultati e pianificazione degli interventi riabilitativi personalizzati.
Gli altri progetti finalisti
Erano in tutto 6 i progetti finalisti di questa edizione di Make to Care. Oltre ad ARGO e DICIGOG-MS, c’erano INCLUD, piattaforma digitale per la valutazione delle prestazioni e la progettazione di ambienti inclusivi; ROBOT VALLEY, rete di scuole della Città Metropolitana di Bologna che propone best practices in cui robot sociali favoriscono l’inclusione di studenti con bisogni educativi speciali; TELMI, sistema che integra una bilancia parlante e un Barcode reader per facilitare gli utenti affetti da cecità e WEGLAD, app che abilita la mobilità di persone con difficoltà motorie fornendo tutte le Informazioni sull’accessibilità di strade e locali e mettendo in contatto una community di persone con disabilità e volontari digitali.
Make to Care
Make to Care è giunto alla sua settima edizione. Nasce nel 2016, in collaborazione con Maker Faire Rome – The European Edition, evento che facilita e racconta l’innovazione tecnologica. Esperienza unica in Italia, ha dato il via a una riflessione completa e strutturata sulla Patient-driven-Innovation, vale a dire l’innovazione che nasce direttamente da chi convive con una patologia (il paziente) o da chi se ne prende cura (il care giver), al fine di incentivarne la pratica e la diffusione, oltre che stimolare un dibattito costruttivo in termini di nuove politiche sanitarie. Il progetto, edizione dopo edizione, si è consolidato come “uno dei punti di riferimento” in questo ambito, spiega il presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia, Marcello Cattani, sottolineando come alle origini dell’iniziativa ci sia “la volontà di intercettare e valorizzare il ruolo del paziente innovatore e di favorire connessioni, scambi e ulteriori sviluppi grazie all’open innovation”. Nel corso degli anni, ha raccolto oltre 500 progetti, tra cui 57 finalisti e 12 vincitori valorizzando e sviluppando un ecosistema attorno a cui gravitano centri di ricerca, strutture sanitarie, innovatori, investitori, caregiver e pazienti. I vincitori avranno, nei prossimi mesi, la possibilità di partire per un’esperienza formativa in Israele, vera e propria patria delle Start-Up nel Mediterraneo e potranno beneficiare di un programma di incontri organizzati dall’Ambasciata di Israele a Roma (che, anche per questa edizione, patrocina il contest) e finalizzati ad acquisire conoscenze e contatti utili per l’ulteriore sviluppo dei progetti.
Sanofi
È un'azienda della salute, innovativa e globale, guidata da uno scopo: sfidare i confini della scienza per migliorare la vita delle persone. Nei suoi 50 anni di storia, ha alle spalle molte scoperte scientifiche al servizio dei pazienti. Ha sviluppato i primi trattamenti per molte malattie rare da accumulo lisosomiale, così come farmaci per il diabete e le malattie cardiovascolari che oggi rappresentano lo standard di cura. L'impegno di Sanofi nei confronti della salute pubblica ha protetto milioni di persone dall'influenza, ogni anno, per decenni e ha aiutato ad eradicare virtualmente la polio, mentre la sua visione della scienza ha portato a innovazioni rivoluzionarie nel trattamento delle malattie infiammatorie.
In Italia, Sanofi è una delle principali aziende farmaceutiche per presenza industriale e conta circa 2000 collaboratori per più della metà occupati nel comparto industriale. Sanofi ha in Italia tre stabilimenti produttivi - a Origgio (VA), Anagni (FR) e Scoppito (AQ), ognuno dei quali con una specifica specializzazione e un ruolo strategico per il Gruppo e una unità di ricerca clinica che guida le attività di diversi Paesi dell’area balcanica e dell’est Europa.