Immediata la risposta dell'American Cancer Society, che in una nota contesta la ricerca. Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato
Uno studio internazionale pubblicato sul New England Journal of Medicine, coordinato dall’Università di Oslo, ha messo in discussione l’efficacia dello screening eseguito con la colonscopia per il cancro del colon retto. La ricerca, effettuata su circa 85mila persone reclutate tra Polonia, Norvegia, Svezia, Olanda, è stata contestata dall'American Cancer Society, che in una nota ha spiegato le sue ragioni.
Cosa dice lo studio
Scopo dello studio era analizzare l’efficacia dello screening della colonscopia. Secondo quanto emerso dall’analisi dei dati, effettuata a 10 anni di distanza, nel gruppo di persone invitate a eseguire il test è stato registrato un calo del 18% del rischio di ammalarsi di cancro del colon, un calo del 10% della mortalità per questo tipo di tumore e nessuna riduzione della mortalità in generale. Tuttavia c’è da sottolineare la bassa percentuale di adesione all’esame, che ha visto appena il 42% dei partecipanti rispondere positivamente all’invito. Questo spiegherebbe in parte lo scarso successo del test: diversamente, si registrerebbe un dimezzamento della mortalità e una riduzione del rischio di cancro al colon di oltre il 30% se si estendessero i risultati ottenuti in chi ha partecipato allo screening a tutti gli invitati.
approfondimento
Tumore precoce, aumentano i casi negli under 50
La risposta dell’American Cancer Society
William Dahut, Chief Scientific Officer dell'American Cancer Society, ha dichiarato in una nota: "È difficile conoscere il valore di un test di screening quando la maggior parte delle persone nello studio non vi si è sottoposto". Gli esperti hanno sottolineato che questa, però, non è l’unica lacuna nella ricerca: dieci anni sarebbero pochi per osservare i vantaggi in un tumore che ha tempi di sviluppo molto lunghi. Inoltre, escludere gli under 55 dallo screening, fetta di popolazione (45-55 anni) in cui il cancro al colon registra un impatto crescente, non fornirebbe una visione completa dei dati. In Italia, togliendo alcune realtà in cui viene effettuata la rettosigmoidoscopia, l’esame per il cancro al colon retto prevede un test del sangue occulto nelle feci, dai 50 ai 69 anni, ogni due anni.