La riduzione dei ricoveri relativi ad altre patologie è stata più marcata in corrispondenza della prima ondata. Sono alcuni dei dati emersi dal primo rapporto sull'impatto della pandemia sul sistema ospedaliero italiano, realizzato dall'Istat e Agenas
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Nel 2020 sono stati registrati circa 6,5 milioni di ricoveri, pari al 22% in meno rispetto al periodo pre-pandemico, con una riduzione dei ricoveri relativi ad altre patologie più marcata in corrispondenza della prima ondata: i tassi di ospedalizzazione in regime ordinario sono diminuiti del 45% in aprile e del 39% a maggio. Il calo ha riguardato soprattutto gli interventi non urgenti, con i ricoveri in regime ordinario calati del 20,1% e i day hospital del 29,4%. Sono alcuni dei dati emersi dal primo rapporto sull'impatto della pandemia sul sistema ospedaliero italiano, realizzato dall'Istat e Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
Covid: nel 2020 12% pazienti ha avuto bisogno di intesive
Quanto ai ricoveri con Covid,
il rapporto segnala che il 12,3% dei pazienti ricoverati positivi al
Sars-CoV-2 (circa 35mila) ha avuto bisogno della terapia intensiva, con
una percentuale più alta al Sud e nelle Isole (circa il 16%). Nello
specifico, i tassi di terapia intensiva sono risultati più elevati nella
prima ondata (13,3%) per poi declinare nella seconda (11,9%). Sempre
nel 2020, le dimissioni in regime ordinario connesse al Covid-19 sono
state 286.530, pari al 5,5% dei ricoveri totali nel corso dell'anno, con
un picco del 9,2% nel Nord-Ovest.
Covid: nel 2020 -14% ricoveri per cancro
I dati Istat-Agenas rilevano, inoltre, che nel primo anno di pandemia i ricoveri per cancro in regime ordinario si sono ridotti di circa il 14%: -14,2% negli uomini e -14,7% nelle donne. Ancora più netto risulta il calo dei ricoveri per malattie dell'apparato digerente (-26,1% e -28,4%), per le malattie osteomuscolari (-27,3% e -31,4%), per quelle genito-urinarie (-22,4% e -28,2%), del sistema circolatorio (-21,5% e -24,7%) e per traumatismi, (-19,1% e -15,7%).