Ricorre oggi il World Lupus Day, la giornata mondiale dedicata al lupus eritematoso sistemico (Les), sull’onda del claim “Rendiamo visibile il Lupus”
Oggi, 10 maggio, ricorre il World Lupus Day, la giornata mondiale dedicata al lupus eritematoso sistemico (Les), sull’onda del claim “Make Lupus Visible - Rendiamo visibile il Lupus”. Una giornata di sensibilizzazione verso questa malattia cronica, autoimmune, non contagiosa né infettiva, caratterizzata da manifestazioni eritematose cutanee e delle mucose, sensibilità alla luce del sole e coinvolgimento sistemico di quasi tutti gli organi e apparati tra cui il rene, le articolazioni ed il sistema nervoso centrale.
Quali sono le cause e i sintomi più comuni
Il lupus eritematoso sistemico colpisce più frequentemente le donne. Come si legge sul portale dell'Humanitas, rinomato polo ospedaliero nel Milanese, nove malati su dieci sono infatti di sesso femminile e spesso in una fascia d’età tra i 15 e i 40 anni. Le cause della malattia non sono note, ma, si ritiene che alla base ci siano diversi fattori genetici, ambientali, come l’esposizione al sole, le infezioni, lo stress o alcuni farmaci, che possono concorrere nel suo sviluppo. Tutti fattori che come riporta il portale di Fondazione Veronesi, possono scatenare un'attivazione incontrollata del sistema immunitario che sfocia in un’infiammazione dei tessuti dell’organismo. Inoltre, il fatto che il Les colpisca più frequentemente le donne in età fertile sembra possa essere dovuto a un ruolo importante di fattori ormonali ed epigenetici nella suscettibilità alla malattia del sesso femminile.
La patologia può interessare qualsiasi organo e apparato, generando sintomi e quadri clinici differenti per ogni singolo paziente. I sintomi più comuni sono spesso disturbi come stanchezza, malessere generale e febbre. Tra i sintomi specifici, le manifestazioni più comuni sono quelle cutanee e articolari.
L'indagine globale della World Lupus Federation
In un recente sondaggio internazionale, condotto su più di 6.700 persone con lupus da oltre 100 Paesi, la World Lupus Federation ha rilevato che l'87% degli intervistati che convivono con la patologia ha riferito che la malattia ha colpito uno o più organi o sistemi di organi principali. Nello specifico, quasi tre quarti degli intervistati ha riferito che più organi sono stati colpiti, con una media di tre organi. La pelle (60%) e le ossa (45%) si sono rilevate essere le parti più comunemente colpite dal lupus, oltre ai reni (36%), al sistema gastrointestinale/digerente (34%), agli occhi (31 %) e al sistema nervoso centrale (26%).
Tra gli intervistati che hanno segnalato l'impatto sugli organi, oltre la metà (53%) è stata ricoverata in ospedale a causa di danni agli organi causati dal lupus e al 42% è stato riferito da un medico che a causa del lupus hanno un danno d'organo irreversibile. "Purtroppo, alle persone che vivono con il lupus viene detto che "non sembrano malate", quando in realtà stanno combattendo una malattia che può attaccare qualsiasi organo del loro corpo e causare innumerevoli sintomi e altre gravi complicazioni di salute", ha commentato Stevan W. Gibson, segretariato della World Lupus Federation. "L'importante lavoro della World Lupus Federation e dei suoi membri aiuta a sensibilizzare sulle sfide che le persone con lupus devono affrontare ogni giorno e richiama l'attenzione sulla necessità di un maggiore sostegno in tutto il mondo, anche da parte dei leader pubblici e governativi per aumentare i finanziamenti della ricerca e i servizi di istruzione e supporto che aiutano a migliorare la qualità della vita di tutte le persone colpite dal lupus”.