In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Covid, monitoraggio Iss: l'Rt sale a 0,83, incidenza cresce a 510

Salute e Benessere
©Getty

Lo ha sottolineato il consueto monitoraggio settimanale, coordinato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. Continua, invece, a diminuire la pressione sugli ospedali in Italia

 

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Tornano a salire in Italia dopo 5 settimane di calo indice Rt e incidenza. Quest'ultima si attesta a  510 per 100mila abitanti rispetto a 433 per 100mila della settimana precedente; mentre l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici dal 16 febbraio al 1 marzo 2022 è stato pari a 0,83, in aumento rispetto alla settimana precedente (era 0,75), ma comunque al di sotto della soglia epidemica. Lo ha evidenziato il consueto monitoraggio settimanale, coordinato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
 

Le incidenze più elevate in Umbria, Calabria e Marche

Dalla tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute emerge che l'Umbria è la Regione in cui si registra l'incidenza più elevata: 993,4 casi per 100mila abitanti, un valore quasi doppio rispetto alla media nazionale pari a 510. Seguono la Calabria con 780,7, le Marche con un valore pari a 752 per 100mila abitanti e la Provincia Autonoma di Bolzano con 723.

La situazione negli ospedali

Continua, invece, a diminuire la pressione sugli ospedali in Italia. Secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute con data 10 marzo, il tasso di occupazione dei pazienti Covid nei reparti di aree mediche a livello nazionale è pari al 12,9%, rispetto al 14,7% della settimana precedente (3 marzo). Considerando, invece, il tasso di occupazione in terapia intensiva, il dato è pari al 5,5%, rispetto allo 6,6% della settimana precedente. Nessuna Regione supera, questa settimana, la soglia di allerta del 10% per l'occupazione di malati Covid nelle terapie intensive. La scorsa settimana solo la Sardegna superava la soglia (era al 12,7%). Rispetto alla settimana precedente, è invece stabile, il numero di Regioni che superano la soglia di allerta del 15% per l'occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid. Si tratta di 10 Regioni: Abruzzo (18,4%); Basilicata (24,4%); Calabria (28,7%); Lazio (16,2%); Liguria (15,1%); Marche (16,6%); Puglia (18,6%); Sardegna (19,5%); Sicilia (23,1%); Umbria (21,5%).

In aumento casi rilevati con tracciamento e con sintomi

Il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute segnala, inoltre, che è in leggerlo aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti:  17% contro il 16% della scorsa settimana. È in rialzo anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% contro il 35%), mentre diminuisce quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% rispetto al 49%). "L'attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza - spiega l'Iss - non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento".

approfondimento

Covid in Italia e nel mondo, le ultime news dell'11 marzo