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Covid, vaccino Johnson & Johnson: dati di fase 3 a fine gennaio

Salute e Benessere

Se il vaccino a dose singola si dimostrerà efficace e con un buon profilo di sicurezza, Janssen, azienda del gruppo Johnson & Johnson, prevede di presentare una richiesta di autorizzazione per l'uso in emergenza alla Food and Drug Administration (Fda) americana

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Janssen, azienda che sta sviluppando il vaccino anti-Covid di Johnson & Johnson, prevede di annunciare entro fine gennaio i dati della fase 3 di uno dei candidati vaccini a dose singola contro il coronavirus. Se il siero si dimostrerà efficace e con un buon profilo di sicurezza, l'azienda prevede di presentare non appena possibile una richiesta di autorizzazione per l'uso in emergenza alla Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti, a cui seguiranno poi altre richieste di autorizzazione in tutto il mondo. (Covid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICI - Pillole di vaccino, dal vaiolo al Covid-19: i video delle puntate)

Una risposta immunitaria fino a 71 giorni

Il siero sperimentale sviluppato da Janssen (JNJ-78436735), tra l'altro, ha indotto una risposta immunitaria durata almeno fino a 71 giorni e risulta già ben tollerato. Ad indicarlo i risultati ad interim, pubblicati sul "New England Journal of Medicine" e che riguardano la fase 1/2a della sperimentazione clinica. I dati segnalano che, dopo una singola vaccinazione, gli anticorpi neutralizzanti sono stati rilevati in oltre il 90% dei partecipanti allo studio, con riferimento al 29esimo giorno e nel 100% dei partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 55 anni, al 57esimo giorno. 

Le caratteristiche del vaccino 

Il siero di Johnson & Johnson è basato su un adenovirus umano, nel quale è stato innestato un gene in grado di indurre alcune cellule del corpo umano a produrre delle copie della proteina spike, la principale “arma” del coronavirus. Questo meccanismo dovrebbe indurre il sistema immunitario a riconoscere questa minaccia e a sviluppare le difese contro Sars-CoV-2. Si tratta di una soluzione che in passato era già stata sperimentata con altri tipi di vaccini, incluso uno efficace contro i virus che causano l’ebola. 

 

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