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Covid, AstraZeneca: l’efficacia del vaccino è del 90% con mezza dose

Salute e Benessere

I nuovi dati, emersi dall’analisi provvisoria degli studi di fase III, sono stati pubblicati sulle pagine della rivista specializzata Lancet

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Sono stati resi disponibili nuovi dati sul vaccino AZD1222, sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford, emersi dall’analisi provvisoria degli studi di fase III e pubblicati sulla rivista Lancet. Il vaccino ha mostrato di avere un’efficacia del 62,1%, se somministrato in due dosi intere, che sale al 90% se a una mezza dose ne segue una intera. AZD1222 è risultato efficace nel prevenire l’infezione da Covid-19, senza casi gravi e senza ricoveri oltre 21 giorni dopo la prima iniezione.

Le sperimentazioni cliniche

AstraZeneca e l’Università di Oxford sono stati i primi produttori di un vaccino anti Covid-19 a pubblicare i risultati dell’analisi ad interim degli studi di fase III su una rivista scientifica. In media il “farmaco” si è rivelato efficace nel 70% dei casi. Ulteriori dati continueranno a essere raccolti, per rifinire l’efficacia del vaccino su un periodo più lungo di tempo. AstraZeneca sottolinea che quelli resi noti finora si riferiscono a 20.000 partecipanti arruolati in 4 sperimentazioni cliniche nel Regno Unito, in Brasile e in Sud Africa. I volontari erano di diverse etnie e provenienza geografica, sani o sotto un regime terapeutico stabile. 

 

I risultati ottenuti

“Oggi abbiamo pubblicato i dati dell'analisi provvisoria di fase III che mostrano come questo nuovo vaccino abbia una buona sicurezza ed efficacia contro il coronavirus”, ha commentato Andrew Pollard, capo ricercatori dell'Oxford Vaccine Trial. “Siamo molto grati ai nostri volontari per aver lavorato con noi nei passati 8 mesi per raggiungere questo risultato”, ha aggiunto. Complessivamente AstraZeneca e l'università di Oxford prevedono di arruolare oltre 60.000 persone a livello globale. La presentazione dei dati sulle sperimentazioni sul vaccino alle autorità regolatorie di tutto il mondo è già iniziata e l’azienda sta cercando di ottenere la procedura dell’Emergency Use Listing dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), per avere un percorso accelerato e rendere il vaccino disponibile nei Paesi poveri. AZD1222 può essere conservato, trasportato e maneggiato a normali temperature di refrigerazione (2-8°C) per almeno sei mesi.

 

La somministrazione del vaccino di Pfizer

Ieri, nel Regno Unito, è iniziata la somministrazione di un altro vaccino contro il coronavirus, quello messo a punto dal colosso farmaceutico statunitense Pfizer e da BioNTech. Oggi, mercoledì 9 dicembre, la situazione è già cambiata, con l’autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) che ha raccomandato di non fornire il vaccino a chi ha alle spalle una storia di “significative” reazioni allergiche. Questa indicazione è arrivata dopo che due delle centinaia di persone che hanno ricevuto la dose hanno avuto una reazione allergica.

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