E’ uno dei messaggi relativi alla ricorrenza, promossa dalla World Stroke Organization. Secondo gli esperti di Alice Italia Onlus, la Federazione delle Associazioni per la Lotta all'Ictus Cerebrale nel nostro Paese, è consigliabile anche tenere sotto controllo la pressione, il colesterolo, la glicemia e le malattie cardiache, con particolare attenzione per la fibrillazione atriale che causa il 20% degli ictus
L'ictus cerebrale, come spiegano gli esperti di Humanitas, rinomato polo ospedaliero italiano, è causato dell'improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale e dal conseguente danno alle cellule cerebrali, generato dalla mancanza dell'ossigeno e dei nutrimenti portati dal sangue (ischemia) o alla compressione dovuta al sangue uscito dal vaso (emorragia cerebrale). Oggi, giovedì 29 ottobre, si celebra la giornata mondiale dedicata a questa patologia, promossa dalla World Stroke Organization che ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, attraverso uno slogan: “Dont Be The One: 1 persona su 4 verrà colpita da ictus nel corso della propria vita, non essere tu quella persona". Il messaggio, dicono gli esperti, vuole puntare infatti i riflettori sulla prevenzione, sottolineando come addirittura l'80% di tutti gli ictus possa essere evitato, partendo in particolare dall'individuazione dei fattori di rischio.
Il monitoraggio di alcuni fattori
Nello specifico e come spiegano da Alice Italia Onlus, la Federazione delle Associazioni per la Lotta all'Ictus Cerebrale nel nostro Paese, alcuni di questi fattori, come il sesso, l’età e la familiarità non sono modificabili, ma la maggior parte, invece, lo sono. Proprio gli esperti della Federazione hanno voluto sottolineare alcune semplici indicazioni in merito, come modificare il proprio stile di vita, curando e monitorando ad esempio alcune patologie che possono essere causa di ictus. In quest’ottica, dicono gli esperti, è importante tenere sotto controllo la pressione, il colesterolo, la glicemia e le malattie cardiache, con particolare attenzione per la fibrillazione atriale che causa il 20% degli ictus. Fondamentale, per la prevenzione, non fumare e non consumare alcolici in eccesso, mentre sono consigliate un'attività fisica moderata e costante, come camminare, fare le scale, ballare o andare in bici), una dieta sana a basso contenuto di sale ed il monitoraggio del peso corporeo. Per i medici, un consiglio importante dedicato soprattutto a chi ha già avuto un ictus cerebrale è quello di procedere con alcune visite di controllo almeno due volte l'anno.
Come individuare un caso di ictus
Ma come individuare un possibile caso di ictus? Gli esperti segnalano che se all’improvviso un soggetto non riesce a muovere un braccio o nota minor forza nel movimento dello stesso, di una gamba o di entrambi gli arti dello stesso lato del corpo, se si ha la bocca storta, non si riesce a vedere bene metà o una parte degli oggetti, non si è in grado di coordinare i movimenti o stare in equilibrio, non si comprende il linguaggio o non si articolano adeguatamente le parole, oppure ancora si è colpiti da un violento e molto localizzato mal di testa, non comune, è necessario chiamare subito il 112 o il 118. Per i medici, anche solo in presenza di uno di questi sintomi e nel caso di sospetto ictus, è possibile attivare un protocollo che veicoli velocemente il paziente verso l'ospedale più adeguato: è fondamentale, dicono gli esperti, essere ricoverati nelle Unità Neurovascolari (Centri Ictus o Stroke Unit).
I numeri relativi alla patologia
Per fare un quadro più ampio, ecco anche alcuni dati relativi alla patologia. L'ictus cerebrale, nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Dei circa 150mila cittadini italiani circa che ne sono vittima ogni anno, la metà soffre di problemi di disabilità, legati alla manifestazione dell’ictus, di varia entità. Ad oggi sono circa un milione i sopravvissuti con esiti di ictus più o meno invalidanti.