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Covid-19, salgono i casi. Fondazione Gimbe: “Tenere alta la guardia”

Salute e Benessere

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe ha rilevato un incremento dell’11,2% di nuovi contagi da coronavirus nella settimana a cavallo tra luglio e agosto

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Un incremento del 11,2% dei nuovi casi di contagio da coronavirus in Italia. Circa duecento in più, da +1.736 a +1.931, a fronte di una lieve diminuzione del numero di tamponi diagnostici. Sono i dati relativi alla settimana che va dal 29 luglio al 4 agosto secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che infatti invita gli italiani a continuare a utilizzare nel modo corretto tutti i dispositivi di protezione. "Negli ultimi sette giorni - rimarca Nino Cartabellotta, presidente della fondazione - si conferma il trend in crescita sia dei nuovi casi, sia dei pazienti ospedalizzati con sintomi. Due segnali invitano a mantenere alta la guardia, senza fomentare allarmismi, ma con grande senso di responsabilità individuale e collettiva".

I numeri nel dettaglio

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe durante la settimana del 29 luglio-4 agosto ha attestato un trend in progressivo aumento dei nuovi casi. Sostanzialmente stabili i numeri dei pazienti in terapia intensiva (41 contro 40), mentre si assiste a un ulteriore lieve aumento di quelli ricoverati con sintomi, che passano da 749 a 761. Si sono registrati 48 nuovi decessi (+0,1%). I tamponi totali eseguiti sono 21.415 in più, ma 1911 in meno quelli diagnostici (-1%). “Si conferma la necessità – prosegue Cartabellotta - di aderire ai comportamenti raccomandati: dal distanziamento sociale all'uso della mascherina negli ambienti pubblici al chiuso e all'aperto dove non è possibile mantenere la distanza minima di un metro, al divieto di assembramenti. Alla vigilia del nuovo Dpcm il Governo non può non tenere conto di questi dati nel dettare le regole per le prossime settimane (o mesi)”. “Le autorità sanitarie – conclude - devono potenziare la sorveglianza epidemiologica, sia per identificare e circoscrivere i focolai, sia per individuare tempestivamente i casi di importazione dall'estero potenziando il testing rapido nei principali hub di ingresso nel Paese”.

La situazione regione per regione

Anche nella settimana presa in analisi si è osservata una notevole variabilità regionale. La riduzione complessiva di 281 nuovi casi rispetto alla settimana precedente, varia dai -62 casi dell'Emilia-Romagna ai -7 della Valle D'Aosta. Le restanti 14 regioni registrano un aumento. Importante quello del Veneto: +226. Nelle altre zone d’Italia si va dai +41 della provincia autonoma di Bolzano ai +6 di Liguria e Umbria.

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