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Cuore, solo il 7% dei pazienti con problemi segue i consigli del medico

Salute e Benessere
Foto di achivio (Getty Images)

Da uno studio è emerso che solo una piccolissima percentuale di pazienti con un’insufficienza cardiaca rispetta le principali indicazioni mediche come ridurre sale e liquidi, fare attività fisica e pesarsi ogni giorno 

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Dal congresso della Società europea di cardiologia giunge un dato preoccupante: solo il 7% dei pazienti con problemi al cuore segue i consigli del proprio medico sul ridurre il consumo di sale e liquidi, pesarsi ogni giorno e fare attività fisica. A rivelarlo è uno studio presentato dalla professoressa Beata Jankowska-Polańska dell’Università di Wroclaw (Polonia), la quale ha sottolineato che i soggetti più indisciplinati da questo punto di vista solo coloro che vivono da soli.

Indagine su 475 persone con insufficienza cardiaca

Come spiega l’esperta, sono quattro le regole che ogni paziente con insufficienza cardiaca dovrebbe seguire: diminuire il consumo di sale, ridurre l’assunzione di liquidi, fare attività fisica e pesarsi ogni giorno. Non rispettare queste raccomandazioni o non assumere i medicinali prescritti contribuisce al peggioramento dei sintomi cardiaci e aumenta il rischio di un ricovero in ospedale. Tuttavia, dall’indagine condotta su 475 pazienti con un’insufficienza cornica è emerso che solo una piccolissima percentuale di essi, il 7%, segue tutte le regole indicate. In particolare, il 48% dei pazienti non svolge attività fisica, mentre il 19% ha dichiarato di farla solo raramente. Il 17% dei pazienti, inoltre, ha detto di essersi pesato almeno una volta a settimana, oltre la metà (54%) invece nemmeno quella. Per quanto riguardo un minor consumo di sale, il 13% non l'ha mai diminuito, il 22% qualche volta, mentre solo il 25% ha ridotto l’assunzione di liquidi, il 17% molto raramente. Si tratta di dati che l’autrice dello studio definisce “molto preoccupanti”.

Familiari importanti per aiutare il paziente

Come già accennato, i soggetti più a rischio sono quelli che vivono da soli. "La solitudine - spiega la professoressa Jankowska-Polańska - è il più importante fattore che permette di prevedere se il paziente seguirà i consigli o meno. Chi è da solo - aggiunge - si comporta peggio in tutte le aree. I familiari hanno un ruolo centrale nell'aiutare i malati, soprattutto quelli più anziani, a seguire le raccomandazioni mediche, dando loro supporto emotivo, assistenza pratica e consigli”. La rilevazione, infine, ha evidenziato che a rispettare di meno le raccomandazioni sono le donne e i pazienti over 65.