Fecondazione in vitro, crescono i tassi di riuscita in Australia e Nuova Zelanda
Salute e BenessereSecondo una ricerca, condotta dall’Unità di statistica ed epidemiologia perinatale dell’Università del New South Wales, il 2017 ha registrato il numero annuale maggiore di nascite a seguito della FIV
Oggigiorno, la procreazione medicalmente assistita (PAM) prevede dei trattamenti realizzati tramite l’impiego di procedure complesse, ideate a seguito di scoperte scientifiche relativamente recenti.
Un secolo fa, la valutazione delle coppie infertili prendeva in considerazione come trattamento solamente un cambiamento nello stile di vita e nelle abitudini sessuali. L’unico esame era funzionale al rilevamento di eventuali anomalie anatomiche che avrebbero potenzialmente compromesso il trasporto dei gameti attraverso il tratto riproduttivo femminile.
Il panorama dei possibili trattamenti è costituito, invece, da un largo numero di possibilità, una tra queste è la fecondazione in vitro (FIV). I tassi di buona riuscita di questa particolare tecnica medica sembrano essere in continuo aumento in Australia e in Nuova Zelanda.
Percentuali di riuscita in crescita negli ultimi 5 anni
Secondo una ricerca, condotta dall’Unità di statistica ed epidemiologia perinatale dell’Università del New South Wales, il 2017 ha registrato, nei due paesi, il numero annuale maggiore di nascite a seguito della FIV. Dai dati emersi sono più di 13 mila i bambini messi al mondo tramite la fecondazione degli ovociti in laboratorio, nel 2017.
Lo studio ha rilevato che il successo della pratica medica dipende soprattutto dall’età della madre che beneficia del trattamento. Il 25% dei cicli di fecondazione in vitro, in Australia e in Nuova Zelanda, tuttavia viene affrontato da donne ultraquarantenni. In generale, è emerso che i tassi di nascite di infanti con la FIV, per embrione, sono saliti al 26,2% nel 2017. Nell’anno 2012 questa percentuale era ferma al 22,5%.
La fecondazione in vitro
La FIV è caratterizzata dall’estrazione degli ovociti dalle ovaie presenti nell’apparato femminile e dalla loro fecondazione con lo sperma in un ambiente di laboratorio. Gli embrioni così realizzati vengono prontamente trasferiti nel grembo della donna in un ciclo a fresco. Questa particolare tecnica medica può essere impiegata in situazioni di infertilità inspiegata oppure quando le tube di Falloppio sono ostruite o completamente assenti. Spesso le donne ne beneficiano dopo il fallimento di precedenti trattamenti meno invasivi di primo livello, quali il coito programmato.