Celiachia, nuovi rimborsi. Grillo: "Verifica per valutare modifiche"
Salute e BenessereAumentano le soglie di spesa per i bambini, ma calano quelle per adulti e anziani. Il ministro della Salute precisa: "Decreto deciso e deliberato dal precedente Governo e ha avuto ok dalla Stato-Regioni prima del mio insediamento"
Il ministro della Salute, Giulia Grillo, interviene con un tweet dopo le polemiche sorte in seguito alla pubblicazione del decreto che riduce in parte i rimborsi per le persone celiache. "Celiachia, facciamo chiarezza sui nuovi tetti di spesa - ha scritto il ministro Grillo -. Il decreto era stato deciso e deliberato dal precedente Governo e ha avuto l'ok dalla Stato-Regioni prima del mio insediamento. Ho avviato una verifica per valutare eventuali modifiche così da non penalizzare i cittadini". Il provvedimento, che al suo interno contiene una serie di modifiche sui rimborsi per comprare cibo per i celiaci, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale: aumentano i rimborsi per i bambini, ma si riducono quelli per gli adulti e gli anziani.
Le novità dei rimborsi per fasce d'età
Il decreto - a firma del ministro della Salute - prevede una nuova divisione delle fasce di età, in particolare per i bambini. Ma stabilisce anche l'introduzione della differenza tra uomini e donne. Mentre aumentano i tetti di spesa per i minori, scendono quelli per gli adulti e in forma ancora più forte per gli anziani over 60, fino quasi a dimezzarsi, passando dai 140 euro mensili agli 89 euro per i maschi e 75 euro per le donne. Nel decreto si spiega che "il celiaco deve seguire una dieta varia ed equilibrata con un apporto energetico giornaliero da carboidrati stimabile in almeno il 55%, che deve derivare anche da alimenti naturalmente privi di glutine provenienti da riso, mais, patate e legumi come fonte di carboidrati complessi, per cui la quota da soddisfare con alimenti senza glutine di base (pane, pasta e farina) è stimabile nel 35% dell'apporto energetico totale". Il supporto economico serve per aiutare i celiaci a mantenere questo equilibrio.
Le prossime tappe
Entro sei mesi verrà aggiornato il registro nazionale degli alimenti senza glutine, poi entro sei mesi dalla pubblicazione di questo registro, le regioni dovranno provvedere ad adeguare le modalità di erogazione degli alimenti senza glutine così come indicato nel decreto. Il provvedimento era stato definito più razionale rispetto al passato dalle associazioni che rappresentano i celiaci.