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La dieta mediterranea farebbe bene alle ossa delle donne in menopausa

Salute e Benessere

La massa muscolare e la densità ossea sarebbero preservate meglio con la tipica alimentazione dell'Europa meridionale. A rivelarlo è uno studio presentato in occasione del 100esimo incontro annuale della Endocrine Society a Chicago

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Positiva non solo per il cuore, la dieta mediterranea potrebbe essere particolarmente indicata anche per le ossa e i muscoli delle donne in menopausa.  A rivelaro è una ricerca dell'Universidade Federal do Rio Grande do Sul (Brasile) i cui risultati sono stati presentati in anteprima durante il 100esimo incontro annuale della Endocrine Society a Chicago. Secondo la prima autrice, Thais Rasia Silva, la letteratura scientifica non aveva ancora indagato a fondo gli effetti della dieta mediterranea dopo la menopausa: un aspetto importante, perché il declino degli estrogeni, che segue la fine dell'età fertile di una donna, contribuirebbe alla perdita di massa muscolare, rendendo le ossa più sottili ed esponendole al rischio di osteoporosi e fratture.

Lo studio

L'analisi dei ricercatori ha preso in esame un campione di 103 donne di età media di 55 anni e in menopausa da circa cinque anni e mezzo. Alle partecipanti è stato richiesto di compilare un questionario sulle caratteristiche della propria alimentazione, così da assegnare un punteggio che stimasse l'aderenza al modello tipico della dieta mediterranea. Questa, va ricordato, è ricca di verdure, frutta, grano, patate, olio d'oliva e semi, con un moderato apporto di pesce e con bassa presenza di grassi saturi, latticini e carne rossa. Costante, ma moderato, infine, il consumo di vino rosso. Oltre al questionario, i soggetti sono stati sottoposti alla misurazione della massa muscolare e della densità ossea.

I risultati

Dall'analisi dei risultati è emerso che le donne la cui dieta aderiva maggiormente a quella mediterranea presentavano anche migliori caratteristiche sotto il profilo della massa muscolare e della densità delle ossa. Una corrispondenza definita "significativa" dagli stessi studiosi che hanno condotto lo studio. Nell'articolo, pubblicato in attesa della presentazione ufficiale della ricerca, è stato inoltre sottolineato come questi risultati siano indipendenti da altri fattori come l'aver effettuato una terapia ormonale, l'esser fumatrici o meno e il livello di attività fisica (misurata facendo indossando un contapassi per sei giorni ai soggetti dello studio). "Abbiamo scoperto che la dieta mediterranea potrebbe essere un'utile strategia non medica per la prevenzione dell'osteoporosi e delle fratture nelle donne in postmenopausa", ha detto Silva, "le donne in postmenopausa, specialmente quelle con ridotta massa ossea, dovrebbero chiedere al loro medico informazioni sui possibili benefici derivati dal consumo di questo schema alimentare".