In Evidenza
Altre sezioni
altro

Il 4 marzo prima giornata internazionale contro il Papilloma virus

Salute e Benessere
L'Oms raccomanda di vaccinarsi contro il Papilloma virus (Getty Images)

Ottanta organizzazioni in tutto il mondo promuoveranno la prevenzione di una malattia molto diffusa, spesso priva di sintomi ma potenzialmente molto pericolosa  

Condividi:

Domenica 4 marzo è la prima Giornata internazionale di sensibilizzazione contro il Papilloma virus (Hpv). Sarà celebrata da ottanta organizzazioni in tutto il mondo. L'infezione è trasmessa attraverso rapporti sessuali e può causare tumori sia nell'uomo che nella donna.

Cos'è il Papilloma virus

Esistono più di 200 diversi tipi di Hpv, di cui un centinaio colpiscono l'uomo, e si stima che l'80% delle persone ne contrarrà uno almeno una volta nella vita. Nella maggior parte dei casi il virus non ha sintomi. In altri può causare verruche e condilomi. In altri ancora qualcosa di più grave: alcuni tipi di Papilloma, infatti, sono noti per provocare tumori come il cancro anale, orofaringeo, della vagina, del pene e, soprattutto, quello al collo dell'utero: è il quarto tumore più frequente nelle donne e ogni anno provoca 270mila morti nel mondo.

Ancora poca consapevolezza

Nonostante i rischi, resta insufficiente la consapevolezza, soprattutto tra i più giovani. Secondo un'indagine Censis condotta tra mille ragazzi e ragazze dai 12 ai 24 anni, la maggior parte degli interpellati (l'81,8%) pensa che l'Hpv si trasmetta con rapporti sessuali completi, ma solo il 58% sa che si può trasmettere anche attraverso rapporti sessuali non completi. Per oltre sei su dieci il preservativo è uno strumento sufficiente a prevenire la trasmissione del virus, mentre invece questo strumento non garantisce una protezione completa. Inoltre, ai giovanissimi, il Papilloma virus fa poca paura: la malattia sessualmente trasmessa più nota è l'Aids (90%), seguita da sifilide e candida. L'Hpv è solo al quarto posto, citato dal 16% degli intervistati.

I consigli dell'Oms: il vaccino

La giornata mondiale (nota nel mondo come "Hpv Awareness Day") mira a richiamare l'attenzione su conoscenza e prevenzione. È disponibile infatti un vaccino raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per le ragazze tra 9 e 14 anni, in quanto riduce le infezioni fino al 90% e costituisce la misura più efficace contro il cancro del collo dell'utero. In Italia è offerto gratuitamente alle 12enni e, in base ai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, anche ai maschi loro coetanei. Ma, per prevenire la malattia, fondamentali sono anche gli screening e la diagnosi precoce, ovvero il pap test per le donne e le visite dall'andrologo per gli uomini, cosa che ancora pochi ragazzi fanno. Di qui la campagna di sensibilizzazione dal titolo "Give Love, Not Hpv - Offri amore, non Hpv", a cui si uniscono anche gli Istituti Regina Elena e San Gallicano. Obiettivo: diffondere sui canali social cartoline per rispondere alle domande più frequenti.